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Amts, Isidea lancia la proposta: “Una lotteria per portare nuovi utenti”

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Una lotteria legata ai biglietti, obbligatoriamente da obliterare sugli autobus, che sorteggi ogni mese una bici elettrica a pedalata assistita, eventualmente donata da sponsor o ricavata da risparmi sui costi del cda dell’Amts.
E’ la proposta lanciata da Rito Martignetti, presidente di Isidea. Secondo Martignetti, infatti, il semplice esperimento può creare “nuovi utenti del servizio pubblico urbano, utili a dare ossigeno alla partecipata”.
“Proprio perché la politica è sorda, – scrive il presidente nella sua nota – più forte deve farsi sentire la voce della “classe creativa” (scienziati, architetti, tecnologi, artisti, bohémiens). I numeri dicono che il mondo non mangia finanza, mentre “la cultura si mangia”: tesi e titolo di un documentato saggio Guanda di Bruno Arpaia e Pietro Greco. Negli ultimi dieci anni in Italia (destra, sinistra o “tecnici” al governo) i sovvenzionamenti alla cultura sono passati dal 2,1% dell’intera spesa pubblica del 2000 all’1% del 2008, allo 0,2% o poco più dell’ultimo anno.
Eppure, nonostante questa grave miopia politica, – continua Martignetti – l’occupazione nella “filiera” culturale è in continuo aumento e le imprese del settore sono diventate più di un milione e mezzo: il 25,1% della base imprenditoriale del nostro Paese, con quattro milioni e mezzo di occupati.
Per calarci nel nostro territorio, quale può essere la Benevento del futuro? Una “città visionaria”, risponderebbe il duo Arpaia-Greco, dotata di “visionning”: la capacità di immaginare un futuro desiderabile (vision), a cui aggiungere la capacità di pianificare il percorso per sbarcare in questo futuro (planning). Magari, su consiglio di Isidea e guida di Pier Luigi Sacco, costruendo finalmente quel Distretto Culturale che faccia dialogare le filiere di eccellenza.
Oggi la frattura tra cultura e politica è ancora troppo profonda e c’è bisogno di una Pace Nuova, di “concordes in unum”. La “classe creativa”, anche in forma di generoso volontariato culturale, – conclude Rito Martignetti – dia il suo prezioso contributo alla soluzione dei crescenti problemi di un Città ferita a morte. A questo punto, un “pensiero laterale”, divergente da quello tradizionale e perdente, può aiutare ad aprire prospettive e soluzioni”.