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Scuola

Maturità: tra un mese la prima prova. Dai presidi guerra sul web ai copioni. Non resta che la vecchia cartuccera

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Scatta il conto alla rovescia per l’esame di maturità. Tra un mese, alle ore 8.30 del 19 giugno, i maturandi torneranno in aula per la prima prova d’esame, quella di italiano, uguale per tutti gli indirizzi scolastici. Il tempo a disposizione per la prima prova andrà da da un minimo di tre ore, prima delle quali non si potrà abbandonare l’aula, ad un massimo di sei.

Il giorno dopo, giovedì 20 giugno, gli studenti del Liceo Classico si cimenteranno con la versione di latino, quelli dello scientifico con la prova di matematica e al Liceo Linguistico con una lingua straniera. Tra le altre materie scelte per il secondo scritto, ci sono pedagogia al Liceo pedagogico; disegno geometrico, prospettiva, architettura al Liceo artistico; economia aziendale alla Ragionieria, tecnologia delle costruzioni al Geometra; Alimenti e alimentazione all’Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione. La terza prova infine è fissata per lunedì 24 giugno.

Una novità di quest’anno è che il decreto relativo alle materie d’esame è stato per la prima volta protocollato attraverso una procedura informatica e non più cartacea. Online anche la presentazione della domanda di partecipazione agli Esami in qualità di presidenti di commissione e di commissari d’esame da parte di presidi e insegnanti, modalità questa però già adottata l’anno passato.

Il Ministero dell’istruzione ha diffuso in questi giorni le direttive per le istituzioni scolastiche. Tra le novità: la chiusura il 18 luglio. Si accelerano infatti i tempi per scritti e orali al fine di permettere ai maturati di accedere ai test d’ingresso alle università.

L’esame di maturità è da sempre ritenuto un momento cruciale nella vita scolastica. E’ il primo grande esame che si affronta. Un appuntamento a cui molti studenti arrivano preparati dopo sedute interminabili di studio, altri sperando nella buona sorte o ancora in qualche aiuto tecnologico. Ma da quest’anno l’associazione dei Presidi ha dichiarato guerra ai copioni, inviando una lettera aperta al neo ministro dell’istruzione con la quale si chiede ufficialmente un maggiore controllo nelle scuole, per contrastare le irregolarità operate dagli studenti furbetti. Una battaglia che si gioca soprattutto sul web.

Quale studente oggi non possiede uno smartphone con possibilità di connesione ad internet? Oltre a proporre la possibilità di utilizzare apparecchiature elettroniche atte a rilevare la presenza di cellulari accesi, proposta al momento accantonata dai Miur a causa degli alti costi, i presidi chiedono anche maggiori controlli della Polizia Postale sul web, nonchè l’introduzione di leggi ad hoc che vietino a tutti i siti “illegali” di dare le soluzioni alle prove d’esame.

L’associazione dei presidi così preme per l’introduzione di regole rigide di controllo, sostenendo che i costi non siano così esorbitanti e che per l’introduzione di questa temutissima tecnologia occorrerebbero dai 4 ai 6 mesi. Se così fosse il prossimo sarebbe l’ultimo scaglione di maturandi a farla franca. Ma siccome il copiare è un’arte antica, ai giovani maturandi che volgiono fare i furbetti non resterà che studiare nuovi metodi. E in questo internet è una encoclopedia sterminata. Navigando scopriamo le novità e gli evergreen. Resta nel cassetto la penna bic ripiena di foglietti, oggi soppiantata dalla più moderna penna-foglietto, che si srotola e si arrotola in men che non si dica.

Must sono il vocabolario completamente rivestito di appunti, le suole delle scarpe, dispensatrici di grafici e formule scritte a caratteri microscopici, o le gonne che stranamente coprono ben oltre il ginocchio e che celano gambe completamente “tatuate di appunti”. Tra le ultime novità a supporto dell’arte del copiare c’è l’orologio-biglietto dotato di display elettronico e porta Usb sulla quale caricare testi d’ogni tipo.

Ma se queste soluzioni vi sembrano troppo banali, non resta che ricorrere allo strumento per eccellenza dei copioni, dal sapore un po’ vintage, che molti ritroveranno nella mansarda dei genitori, una sorta di cilicio per il pigro maturando: la mitica cartuccera.

Oppure, se tutta questa ricerca vi ha stressato, c’è anche un’altra soluzione, forse la più semplice: aprire i libri e studiare.

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