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Rione Ferrovia, protesta del Comitato Disoccupati Organizzati. Nel mirino i cantieri del Piu Europa
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Sono stati circa in sessanta a manifestare per i diritti sociali: disoccupati, interinali dell’Asia e chi in questo difficile momento ha voluto solidarizzare con i lavoratori in difficoltà.
Il corteo di protesta, promosso dal Comitato Disoccupati Organizzati per il Lavoro, dopo il concentramento a piazza Orsini si è mosso in direzione della stazione centrale per esprimere il dissenso nei confronti di un modus operandi della classe politica, locale e nazionale, che secondo il comitato “si preoccupa poco delle emergenze sociali e dei diritti dei cittadini”.
Nel mirino dei disoccupati i cantieri di riqualificazione urbana aperti al Rione Ferrovia. Un appalto da 50 milioni di euro, come recita lo striscione esposto nelle prime file del corteo, che però “è servito – secondo i disoccupati – a far arricchire imprese e lavoratori che provengono da fuori provincia”.
Una manifestazione che nasce nel segno dell’unità delle varie forze sociali del territorio. L’invito a partecipare al corteo, infatti, era stato rivolto anche ai lavoratori del 118, ai lavoratori della Amts e a tutti coloro che non riescono ad arrivare a fine mese.
Appello che non tutti hanno accolto, amplificando il richiamo all’unione del comitato promotore che a più riprese ha sottolineato l’esigenza di un cambiamento della mentalità dei lavoratori, troppo spesso indotti alla difesa di una singola categoria a discapito della lotta unitaria per il lavoro.
Antonio Zamparelli