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Vicenda Comune-Mataluni, la nota di Carmine Ricciardi

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Di seguito pubblichiamo alcuni stralci della nota inviataci da Carmine Ricciardi, cittadino di Montesarchio che interviene in merito alla vicenda tra Comune e Oleifici Mataluni.
“Ciò che sta avvenendo – scrive- nel territorio di Montesarchio in relazione alla vicenda urbanistica degli oleifici Mataluni è una cosa inaudita che deve chiamare in causa ogni persona. Si sta commettendo un omicidio a cielo aperto nella quasi indifferenza generale. Vorrei avere la capacità di emettere un urlo tale che ogni orecchio sannita non possa non riceverlo.
Al Consiglio Comunale aperto tenutosi la settimana passata erano presenti l’azienda, gli operai, il prete del paese, l’on.Mazzoni e l’on. Del Basso De caro, tre sindacalisti che si sono limitati a chiedere il rilascio della agibilità nei capannoni ( il minimo sindacale). I fatti sono noti ma si possono riassumere in due parole. Per piccole difformità urbanistiche( facilmente eliminabili se ci fosse una volontà politica del Sindaco e del Consiglio Comunale) rischiano di essere abbattuti tre capannoni colpendo al cuore l’intera azienda Mataluni e i suoi duecento lavoratori. Tutti i capannoni sono edificati in zona industriale. C’è un giudizio pendente davanti al Consiglio di Stato del quale ovviamente non conosciamo l’esito.
Ci auguriamo che sia favorevole all’azienda ma potrebbe anche accadere il contrario. Come mi ricorda spesso un mio caro amico nel diritto amministrativo non si accerta la verità ma si risponde a dei quesiti e se malauguratamente i quesiti sono posti male si soccombe anche se si ha ragione nella sostanza. Io non so come andrà. Ma se andasse male per l’azienda e per gli operai che si farà ?Perciò vediamo quello che si può fare prima dell’eventuale tragedia. Siamo ancora in tempo. Il Consiglio Comunale aperto poteva anche non tenersi. Si è tenuto perché una parte di quei consiglieri comunali che ha poi votato un documento inutile è stato d’accordo e ha messo la propria firma sotto la richiesta di convocazione.
Voglio pensare che c’è ancora una possibilità. Che forse quel documento del Consiglio Comunale e i fatti che ne sono seguiti sono solo il frutto della solitudine nella quale si sono trovate quelle persone. Voglio pensare che anche gli ultimi interventi del Sindaco Izzo siano solo le esternazioni di una persona che non riesce ad uscire dalla spirale di cattiverie nella quale la comunità di Montesarchio è imprigionata. Sono convinto che se a quel consiglio comunale ci fosse stata più partecipazione si sarebbe prodotto di più e di meglio per riportare serenità.
E allora io penso che debba scattare una grande sollecitazione dal territorio per dire ai politici di Montesarchio, osate di più, non abbiate paura, mettete fine a questa brutta storia, uscite dalle argomentazioni giuridiche e fate ciò che è necessario. I capannoni se rimangono in piedi fanno solo bene alla comunità non portano danni a nessuno. Una mobilitazione per dire ai lavoratori continuate a lottare nelle regole, non vogliamo vedervi in cassa integrazione, siamo con voi. L’azienda Mataluni è un patrimonio del territorio e va difesa anche se ci fossero stati degli errori nel suo operato”.