POLITICA
D’Aronzo (Psi): ”Dopo 5 anni i socialisti tornano in Parlamento. Ma l’ingovernabilità ci preoccupa”

Ascolta la lettura dell'articolo
“I Socialisti Italiani dopo una lunga assenza ritornano a pieno titolo nel Parlamento Italiano, per rappresentare quelle istanze riformiste e progressiste che da troppo tempo e con molta superficialità erano state accantonate. Dovremmo essere contenti per questo dato, ma invece, siamo molto preoccupati, perché è l’Italia che rischia concretamente di perdere, visto il dato politico generale”. Ad affermarlo è l’esponente nazionale del Psi, Giovanni D’Aronzo.
“Si sa chi ha perso, – sottolinea D’Aronzo – però di sicuro non ha vinto nessuno. Per ora si possono solo intravedere soluzioni di emergenza, di scopo. La debolezza dei numeri al Senato, innanzitutto, impedisce qualunque soluzione politica stabile ed affidabile. Nella migliore (peggiore?) delle ipotesi se ne riparlerà tra qualche mese”.
“La domanda che oggi assale i cittadini – continua – è se in queste condizioni si governerà per più di tre mesi? I Socialisti ritornano in Parlamento, dunque, in una situazione drammatica, forse peggiore dal dopoguerra. E’ entrata in crisi la politica, perché la sfiducia dilagante verso i partiti incrina alle fondamenta il sistema basato sulla democrazia partecipata”.
“Il PSI, in Parlamento, – aggiunge D’Aronzo – sarà un gruppo politico che agirà nella piena e totale autonomia dal punto di vista politico ed organizzativo. Quattro Deputati e due Senatori rappresentano un punto di ripartenza importante per un nuovo e forte radicamento territoriale politico del partito”.
“Che si respirava un’aria di protesta dei cittadini era facilmente prevedibile ma che gli italiani scegliessero la strada della non governabilità deve far riflettere tutti. Da italiani siamo preoccupati per quanto potrà verificarsi nel prossimo futuro. Al cospetto di una crisi stringente cera bisogno di un governo forte e credibile, credibile sui mercati finanziari, credibile nel difficile compito di rappresentanza Europea.
Il voto dirompente riversato al movimento 5 stelle, privo di una proposta alternativa di governo ma basato solo sulla scia di un populismo esasperato, deve portare a riflettere tutti. Questo voto va interpretato come un ultimo appello ai partiti, c’è bisogno di cambiamento, di rinnovamento e soprattutto di chiarezza”.
“Se si continuerà a traccheggiare sulle questioni sancirà la fine di ogni forma partitica. Riforme, sobrietà e lavoro, questo solo le risposte che gli italiani attendono e non sono più rimandabili.
Questa competizione elettorale – conclude D’Aronzo – ci ha riportati, almeno per come è stata da noi interpretata, a riparlare con i cittadini, ad ascoltare le loro proposte è su questa strada che i partiti devono ripartire, senza imborghesimento e mantenimento di ogni status ad ogni costo”.