Valle Caudina
Cultura: Sant’Agata de’ Goti tra storia e archeologia

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Sant’Agata de’Goti è sempre più un centro a forte vocazione archeologica. E’ questo il trend a cui ha dato il via l’Amministrazione Valentino che, sin dall’inizio del proprio mandato elettorale, nel giugno 2009, ha programmato e realizzato importanti interventi nel campo della valorizzazione del patrimonio archeologico.
Dall’apertura della mostra archeologica “Sulle tracce di Saticula” (07/12/2012), allestita presso la Chiesa di San Francesco, grazie all’imprescindibile contributo della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento, Caserta, si sono registrate circa 2000 visite.
Un dato che deve far riflettere sul vero potenziale della città e sulle capacità attrattive di questo tesoro nascosto, prima dal tempo e poi dal disinteresse degli uomini. Il cammino dell’Amministrazione Valentino in questa direzione continua spedito.
L’Amministrazione ha aderito ad un importante iniziativa progettuale nell’ambito “P.O.R. F.E.S.R. Campania 2007/2013. Obiettivo Operativo 1.9. Piano Regionale di Intervento” sottoscrivendo un protocollo d’Intesa con la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento, Caserta, e il Comune di Montesarchio con il quale le parti si sono impegnate a predisporre un progetto per la promozione e valorizzazione di un itinerario culturale che colleghi “Caudium”, l’odierna Montesarchio e “Saticula”, l’odierna Sant’Agata de’ Goti, ovvero i siti più importanti del Sannio caudino.
Tale iniziativa prevederà l’apertura di un “Polo Museale” presso la oramai restaurata “Porta San Marco”, uno degli storici accessi al borgo antico della città, favorendo così l’ampliamento dell’offerta turistica e la valorizzazione delle testimonianze dei popoli che hanno contribuito a rendere particolarmente importante la storia della città di Sant’Agata de’Goti.