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Valle Caudina

Montesarchio, incendiato un ufficio tecnico del Comune. L’amministrazione comunale: “Sconcertati e sgomenti, ma andiamo avanti”

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“Quanto accaduto ci lascia sconcertati e sgomenti. La prima reazione sarebbe di abbandonare tutto, soprattutto per noi che crediamo nella legalità, nelle istituzioni e nelle regole. Il vile atto di questa notte vorrebbe farci intendere il grado di vulnerabilità, il livello di esposizione a qualcosa che non conosciamo ma che, di fatto, c’è”. Ad affermarlo in una nota è l’amministrazione comunale di Montesarchio in merito all’incendio doloso che ha distrutto l’ufficio comunale di via Madonna delle Grazie.

“L’ufficio urbanistica del nostro Comune – sottolinea la giunta – è trasparente in tutti i sensi, avendo portato avanti, in 10 anni, un lavoro basato sulla certezza delle regole, su risposte tempestive e concrete senza ondeggiamenti. Sono lontani i tempi in cui per ottenere anche un certificato ordinario c’era bisogno di raccomandazioni”.

“Il Protocollo della Legalità – continua – lo abbiamo voluto e approvato noi. Ostacolare il nostro lavoro non contribuisce a diffondere una bella immagine del nostro territorio che non è certo paragonabile ad aree vicine geograficamente, ma lontanissime quanto a certi meccanismi”.

“Andremo avanti – conclude l’amministrazione comunale – nella tutela della legalità. A questo principio uniformeremo, come abbiamo fatto finora, tutti i nostri comportamenti, nell’interesse esclusivo dell’intera comunità”.

Intanto nel pomeriggio, è arrivata anche la nota ufficiale del primo cittadino Antonio Izzo.

“Quanto sta accadendo è surreale e ne sono profondamente indignato. Questa non può essere la mia città, non può essere la mia gente, non è l’ambiente in cui voglio vivere. Non voglio una città che debba essere additata come la città della illegalità. Non voglio che sia la città del sopruso e dell’indecenza”.

“Per questo, negli anni mi sono speso, insieme all’amministrazione comunale,  per avere una città più vivibile, più accogliente, che desse opportunità a chi sceglie di frequentarla. Tutti questi sforzi stanno, però, cozzando contro accadimenti incomprensibili”.

“L’incendio della notte scorsa all’ufficio tecnico – spiega Izzo – è solo l’ultimo in ordine di tempo tra gli episodi che contribuiscono a disegnare un contesto alterato della nostra realtà: gli atti intimidatori nei confronti del vice sindaco Cecere e di funzionari comunali, il furto in casa della mia segretaria personale e tanti altri episodi, sempre puntualmente denunciati, danno la misura del clima che si vuol artificiosamente costruire e far percepire”.

“Sembrerebbe quasi una strategia – aggiunge – che tende a  criminalizzare l’ambiente e l’Istituzione. Il mio non è un atto d’accusa, ma, sento che Montesarchio è sotto attacco e, in qualità di primo cittadino, ho il dovere di manifestare tale percezione che non ha il fine di creare allarmismi, ma intende destare attenzione nell’opinione pubblica. La conclusione, preoccupante, visti i fatti, è che i dipendenti comunali ed in particolar modo quelli che operano presso e con l’Ufficio Urbanistica si sentono bersaglio inerme  di chi, oltre a creare tensioni,  tenta di comporre un’immagine distorta della nostra cittadina”.

“La nostra risposta – sottolinea il primo cittadino – si concretizza nei fatti, nel perseguire il bene comune nel pieno rispetto della legalità e senza cedere alle incursioni di chi vorrebbe destabilizzare un contesto sano e fuori da certe logiche”.

“Sto pensando ad un Consiglio comunale aperto sull’argomento, per quanti sono profondamente indignati come me, per riflettere insieme su quanto sta accadendo, con l’auspicio che gli esponenti presenti in Aula, senza distinzioni partitiche o di schieramento, vogliano fornire il proprio contributo alla discussione”.

“Montesarchio non è la città del sopruso e della delinquenza. Montesarchio è la casa di persone operose e laboriose che con la loro tenacia e la loro pervicacia faranno sì che il principio della legalità prevalga sulla “legge del più forte”.

A tutti i montesarchiesi, – conclude Izzo – l’invito ad un atto di ribellione generale contro quanto sta accadendo e a chi, eventualmente sappia, il consiglio di rivolgersi alle autorità competenti. Abbiamo insieme, amministratori e cittadini, il dovere di proteggere la nostra città. Montesarchio non è e non deve diventare terra di Mafie”.

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