Bello e Falato: il presidente Cimitile pronto alla revoca. Probabile ingresso di un tecnico in Giunta

E’ ormai pronto il decreto che sancisce la chiusura definitiva dei rapporti tra la Rocca dei Rettori e i due assessori provinciali, Gianvito Bello e Carlo Falato. Le voci sempre più insistenti circolate in questi giorni di una imminente revoca delle cariche per i due rappresentanti dell’ente di Piazza Castello trovano conferma nell’intervista rilasciata a Ntr24 dal presidente Aniello Cimitile.

“Ho riflettuto molto e a lungo – dichiara – e alla fine credo che sia arrivato il momento di dare all’esecutivo la sua piena operatività, anche perchè non posso mantenere tutte queste deleghe”.

Rimettere la Giunta nel pieno delle sue funzioni ed attività. Motiva così Cimtile una scelta che – dice – “non poteva più essere rimandata”. Dal lontano 9 agosto quando il presidente aveva revocato le deleghe, ma non il ruolo, all’assessore alle Politiche per l’energia Gianvito Bello per acredini e divergenze – si disse – tra il partito di Cimitile, il Pd e quello di Bello, l’Api.

Una questione strettamente politica dunque alla quale si è aggiunto una settimana fa anche il caso dell’altro assessore, con delega alla cultura, Carlo Falato, revocato – a quanto pare – per il reiterato assentesimo.

Ed oggi il numero uno della Rocca si dice pronto a mettere la parola fine all’intera vicenda e voltare pagina, mentre sui nomi per le sostituzioni annuncia il possibile ingresso in Giunta di un tecnico.

LE DIMISSIONI DI FALATO – Intanto in giornata, dopo le dichiarazioni in esclusiva del presidente Cimitile ai microfoni di Ntr24, è arrivato l’ennesimo colpo di scena. L’assessore alla Cultura, Carlo Falato, ha anticipato la pubblicazione del decreto di revoca e ha rassegnato le dimissioni dalla sua carica motivandole con la “difficoltà di rapporti con il presidente Cimitile”.

Questo il testo della missiva:

“Il sottoscritto Carlo Falato, nato a Guardia Sanframondi il 31 ottobre 1965, eletto nel Consiglio provinciale con la lista Progetto Sannio, a sostegno della candidatura di Aniello Cimitile presidente, nel collegio di Guardia Sanframondi, San Lupo, Castelvenere, San Lorenzo Maggiore e Ponte, e successivamente dimessosi da tale carica per essere stato nominato assessore alla Provincia di Benevento, con decreto presidenziale numero 19 dell’8 maggio 2008 e successivo decreto presidenziale numero 21 del 12 maggio 2008 con deleghe alle politiche per la cultura, l’arte, lo spettacolo e il turismo, la valorizzazione e la promozione della storia e delle tradizioni, l’innovazione, ai sensi dell’articolo 37 comma 1 del vigente Statuto Provinciale, si dimette dalla carica di assessore provinciale. 

Le mie dimissioni sono motivate dalla difficoltà di rapporti con il presidente della Provincia, soprattutto nella impossibilità di pieno esercizio delle deleghe a me assegnate.  

Ritengo di aver svolto il mio compito sempre con disciplina ed onore, nell’interesse delle popolazioni del Sannio, mantenendo con esse un costante rapporto di confronto e di costruzione di programmi e progetti”.