CRONACA
Concussione e favori a parenti. Agli arresti domiciliari il vicesindaco di Reino

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In manette il vicesindaco di Reino, Antonio Peloso. Il Corpo Forestale dello Stato e i carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti, questa mattina, un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Benevento su richesta della Procura per tentata concussione continuata.
Il 50enne vicesindaco, che ricopre anche la carica di assessore ai lavori pubblici, è ora agli arresti domiciliari. Peloso aveva assunto la carica di vicesindaco, nel rimpasto di agosto, dopo le dimissioni di Antonio Verzino, omonimo del sindaco del paese sannita.
Il 13 settembre scorso l’auto dell’uomo era stata oggetto di un atto vandalico di natura dolosa: nella notte infatti ignoti avevano sversato dell’acido sul cofano anteriore e sulla fiancata posteriore del veicolo.
Le indagini sono state condotte dai Carabinieri della locale stazione e dal Corpo Forestale di San Marco dei Cavoti e sono scaturite da una denuncia per tentata concussione. Gli elementi acquisiti hanno consentito di contestare l’art. 319 quarter del codice penale “indebita induzione a dare o promettere utilità”, introdotto dalla recente normativa per prevenire e reprimere la corruzione e l’illegalità nella pubblica amministrazione.
Peloso, abusando dei suoi poteri, “aveva chiesto alla persona offesa il ritiro dei decreti ingiuntivi, che ammontavano a 35mila euro, relativi a procedimenti civili contro stretti congiunti, offrendo in cambio l’esito favorevole dell’istanza di sanatoria pendente presso l’UTC del comune di Reino”.
Per convicere l’uomo ad accettare, aveva chiesto anche ad un’altra persona di intercedere in questo “scambio”, promettendo anche a questa “un esito favorevole di un’istanza di sanatoria pendente”.
Oltre ad essere vicesindaco, Peloso era anche responsabile dell’ufficio tecnico e assessore ai lavori pubblici, e “ha abusato delle sue funzioni, violando la normativa relativa agli appalti pubblici, favorendo intenzionalmente nelle procedure negoziate società aventi relazioni di parentela con amministratori del Comune di Reino, con ricadute sulle legittimità, imparzialità ed economicità dell’azione amministrativa dell’ente pubblico”.