Scuola
Sesto giorno di occupazione: “Docenti parlano di dialogo ma chiedono l’intervento della polizia”

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Sesto giorno di occupazione negli isitituti del capoluogo, dove gli studenti hanno dato vita ad una serie di incontri e riflessioni.
“Mentre nel Cinema Massimo – scrivono in una nota – la partecipazione di ieri si è gia polverizzata dato che questa mattina erano presenti un piccolo numero di studenti, al Liceo Classico si è svolto il corso di indagine sulla crisi con il docente Gianni De Bellis. Un’interessante momento che ha fatto luce sull’origine della crisi e sull’andamento dei cicli economici.
All’Istituto Alberti un’assemblea di 70 studenti ha accolto Italo Di Sabato dell’Osservatorio Nazionale contro la repressione che invece ha tenuto un seminario sulla correlazione esistente tra crisi e repressione con un excursus storico dagli anni ’70 ad oggi chiarendo concetti importanti come “legalità” e “meritocrazia” termini eccessivamente abusati oggi. Soprattutto sul concetto di legalità si è evidenziato come esso sia vuoto e privo di senso se non legato al concetto di giustizia sociale dimostrando con lampanti esempi come un’azione possa essere legale ma nello stesso tempo profondamente ingiusta.
Lo stesso seminario si è poi tenuto presso l’Istituto Rampone dove il dibattito seguito ha avuto lo scopo di sensibilizzare gli studenti sulla situazione di crisi attuale che non riguarda solo le scuole ma l’intera società. Si è trattato poi il tema della precarietà diffusa e della disoccupazione come risultato della crisi imperante che ha inoltre determinato taglio ai salari e abbattimento di ogni garanzia sociale.
Mentre le scuole occupate si concentrano sulle attività da svolgere, sempre più partecipate, i collegi dei docenti – puntualizzano gli studenti – colpiti da cecità più assoluta si conformano nel promulgare documenti in cui condannano le forme di protesta dimostrando solo adesso apertura e dialogo. Vogliamo rispondere con un quesito ai collegi dei docenti, ma fino al giorno delle occupazioni, fino al giorno di decidere una forma di protesta radicale quale era mai stata la disponibilità al dialogo e al confronto dei docenti?
Quest’ultimi sono pronti ad offrire mesi di cogestione solo quando si sentono minacciati dal pericolo occupazioni. Il corpo docente rifiutandosi di collaborare con noi studenti sta dimostrando tutta la sua cecità e il solo interesse a riprendere le attività scolastiche per portare avanti i programmi, tutto il dialogo e l’apertura non sono altro che finzione. Infatti mentre parlano di dialogo nello stesso tempo chiedono alle forze dell’ordine di intervenire, alla faccia della comprensione.
Mentre si fanno sempre più pressanti le minacce – concludono dal coordinamento scuole occupate – le attività continuano.
Oltre ai regolari corsi di attualità tenuti dagli studenti nei singoli istituti, domani (28 novembre ndr) alle ore 10:00 Elisabbetta Landi presenterà il suo libro, Il Mercato dei Valani presso il Liceo Classico Giannone”.