Valle Caudina
Torna a Sant’Agata de’ Goti la lapide di Madelgrima

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La lapide di Madelgrima tornerà a Sant’Agata de’Goti domani 15 novembre ed il rientro della preziosa iscrizione tumulare sarà ufficialmente celebrato con una cerimonia che avrà luogo il 7 dicembre presso la Chiesa di San Francesco, luogo preposto ad ospitare quella che rappresenta una delle principali testimonianze della civiltà longobarda nell’Italia meridionale e nel territorio santagatese.
Ma il complesso monumentale di San Francesco ospiterà, ed è questa la notizia giunta ufficialmente al Comune di Sant’Agata de’Goti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, anche una epigrafe di età longobarda rinvenuta recentemente negli scavi archeologici eseguiti presso la chiesa di San Tommaso, ove sono in corso importanti interventi grazie all’impegno ed alla costanza di una comunità guidata spiritualmente dal parroco don Domenico Angelo Napolitano.
L’esposizione del reperto, insieme all’epigrafe di Madelgrima, già concessa all’Ente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, arricchirà, grazie alla conoscenza del contesto di rinvenimento della nuova iscrizione, l’inquadramento culturale del territorio santagatese in età longobarda.
“Questa Amministrazione, ha sottolineato il sindaco Carmine Valentino che domani sarà a capo della delegazione istituzionale che riporterà a Sant’Agata la lapide di Madelgrima, anche grazie alla preziosa collaborazione, sintonia istituzionale e sensibilità della Soprintendenza archeologica – in particolare grazie alla dott.ssa Campanelli e alla dott.ssa Tomay – sta gradualmente restituendo alla comunità frammenti di storia che appartengono a questa terra e ne rappresentano il passato culturale ed archeologico ma che nel contempo proiettano la città verso nuovi ed importanti scenari futuri. Riavere qui reperti di così straordinario valore significa offrire opportunità di crescita e sviluppo al territorio.
Opportunità legate allo studio, alla ricerca alla creazione di una cellula archeologica che sarà motivo di interesse ed attrazione per turisti e visitatori e, perchè no, motivo di orgoglio per chi potrà mostrare le tracce della propria storia; una storia straordinaria in una terra che sa accogliere chi desidera scoprirla”. E sempre restando in tema di eventi straordinari è da sottolineare anche la notizia che il prestigioso vaso di Asteas, altrimenti noto come “ratto d’Europa” trafugato sul finire degli anni Settanta da alcuni tombaroli in una delle necropoli del territorio di S. Agata e poi riportato in Italia dopo una lunga e laboriosa ricerca, diventerà l’effige delle nuove banconote da 5 euro che saranno messe in circolazione a partire da maggio 2013 come confermato dalla BCE nei giorni scorsi.
“Anche questa notizia – ha commentato il sindaco Carmine Valentino -ci inorgoglisce non poco. Rispetto ai proclami del passato ed alle illusorie e campanilistiche visioni del presente con un pizzico di orgoglio voglio semplicemente sottolineare quella che non è azzardo definire “storica svolta” per risultati conseguiti fin qui, dall’Amministrazione Comunale che mi onoro di guidare, come la realizzazione di una location ad hoc, la prima in assoluto, che potrà ospitare i reperti archeologici rinvenuti sul territorio santagatese; un patrimonio in parte sconosciuto o, come nel caso del cratere di Asteas, giunto alla ribalta internazionale perchè esposto nei più importanti musei del mondo. D’ora in poi avremo, grazie al costante impegno profuso da questa Amministrazione, l’opportunità di far ammirare l’immenso e prestigioso patrimonio archeologico del nostro territorio in un “nostro” luogo a ciò preposto”.