POLITICA
Riordino province. Fusco (Grande Sud): “Nel Sannio fallimento della politica”
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“Mi sento maltrattata, insieme a tutti quei cittadini, che in questi giorni stanno assistendo allo scempio della politica beneventana, atteggiamento di vittimismo e catastrofismo, per nulla di opportunità, sui quali proporrei di riflettere attentamente”. Così Luisa Maria Fusco, coordinatrice della Valle Vitulanese per “Grande Sud”, in merito agli scenari futuri sul riordino delle province.
“Nel Sannio – aggiunge Fusco – si è verificato un fallimento della politica, frutto di una politica decennale che non ha mai amato il confronto con le nuove generazioni. A mio avviso i toni sono molto alti; ci si addita di un passato di malsana politica, quando i protagonisti siete stati tutti voi, che oggi vi accusate a vicenda”.
“Inizialmente ho appoggiato la causa Molisannio. Successivamente l’ho riveduta e mi son chiesta: come mai questo accanimento a volersi accorpare con il Molise e viceversa? Senza presunzione alcuna, mi son data anche qualche risposta: oggi il Molise ha un problema – ha ragione ad affermare, Cancellario: “I molisani certo che vi vogliono” -. La prospettiva per il Molise è la Confederazione di Regioni Marche-Abruzzo-Molise, inaccettabile per gli amministratori Molisani, altrettanto inaccettabile per gli amministratori e politici Beneventani “Irpinia – Sannio” adducendo che continuerebbe ad esistere il Napolicentrismo. Se negli anni passati – prosegue – il Napolicentrismo ha prevalso politicamente sul beneventano, è perché ha trovato terreno fertile. Ad essere stato sottomesso sia stato solo ed esclusivamente il popolo Sannita”.
“Era prevedibile, era nei piani, – aggiunge Fusco – l’accorpamento della Provincia di Benevento, come il ridimensionamento di uffici, non ci sono stati sottratti da nessuno, né tanto meno qualcuno si è prodigato per il trasferimento, provvedimenti dovuti appunto allo sperpero del passato”.
“I referendum sono espressione di Democrazia, ma ritengo che doveva essere uno strumento da utilizzare qualche anno fa, quando, appunto, il Molise ha fatto il muso storto, all’accorpamento con Benevento. Oggi ritengo sia una ulteriore e peggiore umiliazione che aggregarsi con Avellino”.
“A tal proposito faccio notare ai nostri politici beneventani che stanno cadendo nello stesso errore del passato: “sottomissione“ riferito a quel famoso Napolicentrismo a cui non avete saputo tener testa. Purtroppo, da recidivi, state percorrendo la giusta strada: oggi si chiamerebbe Molisecentrismo.
Benevento ha ragion di esistere come Capoluogo, ne possiede tutti i diritti storici, geografici, culturali, che ben venga come Capoluogo, con Avellino Provincia, ciò ne consegue, la presenza sul territorio Sannita, di uffici e servizi di rilievo, con l’augurio che qualcuno venga ripristinato, poco interessa ai cittadini l’ubicazione della Provincia, dato che avremo sul territorio uffici di riferimento a cui far capo, oppure dovremmo pretendere l’accorpamento con il Molise perchè qualcuno ha affermato: ”Luogo in cui i nostri giovani si vanno a divertire”.
La vera politica – conclude l’esponente di Grande Sud – crea le opportunità. Che ben venga una nuova prospettiva”.