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Nomina Huscher. De Lorenzo: “Sono favorevole, anche in caso di forzature”
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Come programmato, presso un noto locale di Sorrento, si sono riuniti, ospiti del Presidente Giuseppe De Lorenzo, i soci fondatori dell’Associazione “Fuori dal coro”, che ha lo scopo precipuo, nel momento delicato che il Paese attraversa, di contribuire al rispetto della legalità molte volte calpestato in tante istituzioni. Quale primo atto, si è compiuta una disamina in merito all’attività svolta dal sodalizio nei primi mesi di attività con l’impegno di intensificare, da subito, la stessa ed essere attenti osservatori della vita cittadina.
Si è, per questo, a lungo discusso, su quelli che sono stati gli eventi più significativi che hanno interessato la comunità nel corso dei mesi estivi, soffermandosi, volutamente, a valutare il ventilato uso improprio dell’auto di rappresentanza dell’ente provinciale, dell’atto intimidatorio perpretato ai danni di Andrea Lanzalone ed, infine, quanto dichiarato dal cronista di Panorama sulla diffusione della droga in città. Per espresso invito dei presenti, la maggior parte del tempo, tra un piatto e l’altro, è stato destinato all’esame della situazione sanitaria in città. In proposito, il Presidente, sempre attento sull’argomento, è stato sollecitato ad esprimere un proprio giudizio, segnatamente, sull’attività attuale dell’Asl che lui, nelle mesi addietro, non ha mancato di considerare positivamente.
“Essere sollecitato – ha esordito De Lorenzo – a parlare della sanità mi provoca interesse dal momento che non poche, in questi anni, sono state le rivendicazioni da me portate avanti a difesa della quotidiana sofferenza umana. Mi sia concesso di soprassedere, per il momento ad emettere giudizi sull’Asl. Non già perchè io sia dipendente, ma perchè ritengo, in tutta onestà, che siano opportune e doverose delle più attente valutazioni. Si potrebbero, involontariamente, emettere giudizi affrettati e non rispondenti al vero. Sì, è vero, non posso negarlo, che arrivano a noi tutti delle sollecitazioni per dichiarate carenze, ma andiamo cauti. Se sarà opportuno, non verrò meno alla mia ben nota schiettezza.
Del resto, i precedenti costituiscono, in proposito, una prova oltremodo eloquente. Quanto all’A.O. “Rummo” ho apprezzato molto la decisione di fornire il cibo non più in contenitori di plastica, bensì in quelli di ceramica. Finalmente, è finito quello spettacolo mortificante che si è protratto per anni. I sofferenti possono, oggi, mangiare con dignità. Quanto alla contestata nomina del primario di chirurgia, nella persona di Cristiano Huscher, personalmente, anche se ci sia stata qualche forzatura, sono favorevole. Lo stesso, senza tema di smentite, rappresenta una garanzia per tutta la città.
Da parte mia, ho sempre ritenuto che sì, è vero, la legge vada rispettata, sempre ed in ogni occasione, ma qualche forzatura è giustificabile quando quest’ultima non nasconda secondi fini ed offra garanzie indiscusse alla società di cui si è parte. Ci si auspica solo che Huscher, da parte sua, rompa quel cordone cui molte volte si assiste. Il consueto iniziale passaggio in privato per, poi, accedere al pubblico. Lui deve dimostrare che i cittadini sono tutti uguali dinanzi alla sofferenza. Per questo, il Direttore Generale lo remuneri ai massimi consenti al fine di offrire realmente una ventata di rinnovamento”.
La conviviale si è conclusa a tarda sera con un brindisi augurale ed i presenti hanno portato il loro augurio al Presidente per il successo dell suo libro “Ho trovato lo Stato”, giunto alla ristampa della prima edizione e per il prossimo in libreria per Natale.