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Terremoto. La Monaca (Ekoclub): “Monitorare la sicurezza degli edifici”

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“Ogni 20 anni circa, le zone del Sannio, sono funestate da terremoti che, per fortuna, nei limiti del possibile, non provocano eccessivi danni. L’ultima scossa, devastante per l’Irpinia, ma che ha provocato danni anche nel Sannio, risale al novembre del 1980. Nel 1962, sempre il Sannio, fu devastato da una tremenda scossa, era il 21 agosto. Oggi, la terra sannita, continua a tremare a ripetizione con delle scosse non forti ma che potrebbero essere il preludio di una più importante”. A dichiararlo è Luigi La Monaca, presidente di Ekoclub International Benevento.
La Monaca e la sua associazione ambientalista invitano i rappresentanti del Governo e gli Amministratori locali a riunirsi immediatamente in Prefettura per “analizzare la situazione e organizzare tutto quello che è necessario per affrontare situazioni di particolare gravità”.
“Un primo intervento – continua La Monaca – dovrà essere fatto nel centro storico e, monitorare costantemente tutte le abitazioni costruite prima del 1962. Un piano di evacuazione va immediatamente stilato e divulgato attraverso tutti i mezzi d’informazione disponibili. Vanno allestiti dei centri di accoglienza e allertata la Protezione Civile Nazionale”.
“Le scuole – aggiunge il presidente Ekoclub International – devono essere immediatamente chiuse e, nel frattempo, controllare il loro stato di sicurezza. Non bisogna creare allarmismi ma, nel contempo, non bisogna nemmeno sottovalutare il fenomeno, bisogna trarre profitto dall’esperienza dell’Aquila dove, da molto tempo, una serie di scosse di magnitudo limitata divennero il preludio per una scossa di forza devastante. Già da ora, – conclude La Monaca – sarebbe il caso d’istituire un numero verde dove tutti i cittadini possano essere informati sullo sviluppo dei monitoraggi”.