POLITICA
Riduzione del numero delle Regioni. Castiglione (Upi) è d’accordo con Caldoro

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“Abbiamo sempre detto che il riordino delle Province dovesse essere considerato solo il primo passo di un percorso generale di riforma delle istituzioni locali. E’ evidente che ora che le Province stanno avviando il percorso di riorganizzazione che le porterà a ridursi quasi della metà nel numero, bisognerà cominciare a lavorare a una conseguente riduzione del numero delle Regioni”.
Lo afferma il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, che commenta così le dichiarazioni del governatore della Campania, Stefano Caldoro, sulla riorganizzazione delle Regioni.
“Non posso che essere d’accordo con il presidente Caldoro – prosegue Castiglione – anche perché al termine della riforma delle Province, con la nascita delle nuove grandi aree vaste, saranno diverse le Regioni con dimensione territoriale e demografica inferiore alle Province stesse.
Quando abbiamo presentato al Governo e al Parlamento la nostra proposta di riforma – sottolinea il Presidente dell’Upi – avevamo chiarito che, per avere efficacia, la riduzione delle Province doveva essere considerata solo il primo passo.
Ma non si tratta solo di rivedere confini geografici, perché il tema vero è l’urgenza di riportare le Regioni a svolgere i compiti che sono loro assegnati dalla Costituzione – le funzioni legislative, di coordinamento e programmazione – riportando le funzioni amministrative in capo a Comuni e Province.
Le Regioni invece negli anni sono diventati dei carrozzoni in cui si fa di tutto, direttamente o attraverso la miriade di società che sono state istituite per gestire competenze amministrative tipiche degli enti locali.
Per questo – conclude Castiglione – mi auguro che adesso si possa riprendere quel cammino di autoriforma che lo scorso anno era stato annunciato dalle Regioni, e che invece è stato portato fino in fondo solo dalle Province”.