Sindacati
Sannio sempre più isolato dopo i tagli ai treni della Regione. I sindacati protestano
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La scure dei tagli al trasporto si abbatte ancora una volta sulle aree interne. Dopo la decisione della Giunta regionale della Campania del 9 agosto che coinvolge le province di Benevento ed Avellino, le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, hanno espresso la loro contrarietà con una manifestazione alla stazione centrale di Benevento. Il collegamento su rotaia tra il Sannio e l’Irpinia, già dimezzato in precedenza, dal 9 settembre verrà abolito. Tagliata anche la tratta Avellino-Mercato San Severino.
Un’ennesimo schiaffo per le zone interne e per il sannio, dopo che in passato aveva già subito significativi tagli ai treni locali per Foggia. A subire i disagi maggiori come sempre saranno studenti, pensionati e lavoratori, che vedono ancora una volta leso il diritto alla mobilità.
Ad esprimere la propria contrarietà a questa politica di penalizzazione delle aree interne della Campania, alla manifestazione dei sindacati, c’era anche il deputato del Pd Costantino Boffa, che avverte:“quelli decisi ad agosto, purtroppo, non saranno gli ultimi tagli al trasporto su rotaia.” Una politica dei trasporti che nel nostro paese sembra muoversi su due binari differenti. Se da una parte si finanzia l’alta capacità, dall’altra treni locali e notturni vengono soppressi.
“Ancora una volta e nonostante le rassicurazioni dell’assessorato regionale ai Trasporti, dal prossimo 9 settembre ci saranno ulteriori tagli al trasporto ferroviario di Trenitalia – dichiara il deputato – Proprio mentre ci sarebbe bisogno di rilanciare la mobilità regionale già mortificata dai tagli degli scorsi anni si registra invece un certo accanimento da parte della Regione Campania nei confronti delle sue aree interne. In virtù dei tagli prodotti dalle delibere regionali n. 431 e 434 del 9 agosto 2012 si assisterà infatti ad un vero e proprio azzeramento del trasporto su ferro tra le province di Benevento, Avellino e Salerno con il conseguente isolamento di moltissime aree soprattutto montane. Facile immaginare gli svantaggi per studenti e pendolari e le ovvie e già preventivate ingenti ricadute occupazionali. Fanno bene dunque i sindacati a chiedere una mobilitazione ancora più ampia rispetto alle decisioni della Regione che già nei mesi scorsi aveva ridotto in maniera consistente il trasporto su gomma”.
“Colpisce anche la mancanza di programmazione e prospettiva in un comparto strategico come quello dei trasporti – aggiunge l’on. Boffa – Il governo regionale dimostra di ignorare gli indirizzi nazionali ed europei in materia di sviluppo infrastrutturale che individuano invece i territori delle province di Benevento ed Avellino quali parti essenziali della più importante opera pubblica in via di realizzazione nel Paese, l’Alta Capacità ferroviaria Napoli Bari, e del nuovo Corridoio europeo numero 5. Come si ricorderà infatti, lo scorso 2 agosto, i Ministeri per la Coesione territoriale e delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Regioni Campania, Puglia e Basilicata, Ferrovie dello Stato e Rete ferroviaria italiana hanno firmato il Cis – il Contratto Istutuzionale di Sviluppo, per la realizzazione dell’opera. Dunque, il Governo decide di investire sul trasporto ferroviario nelle aree interne e la Regione, tempo una settimana, licenzia le delibere 431 e 439 contraddicendo di fatto gli indirizzi contenuti nel Cis. Persiste poi un paradosso, la Regione taglia i servizi adducendo sempre la solita motivazione della mancanza di fondi ma, al contempo, non spende le ingenti risorse europee che ha a disposizione e che potrebbero essere investite sul settore della mobilità e dei trasporti”.
“La Regione Campania non può continuare con questo atteggiamento – conclude il deputato – Ho perciò chiesto al Presidente della Provincia l’organizzazione di una iniziativa, con la presenza della stessa Regione, per discutere, tra le altre problematiche, delle pessime condizioni in cui verserà la nostra provincia dopo questi ennesimi tagli. Occorre un impegno unitario delle istituzioni sannite”.
Boffa chiederà un tavolo istituzionale al presidente della Provincia Cimitile per trovare una soluzione alla vicenda. Il tempo stringe, tra pochi giorni la decisione della Regione sarà attuata e lunedì mattina, i pendolari non troveranno più alla stazione un treno per andare ad Avellino.