POLITICA
La Giovine Italia contraria al riordino della Provincia: “La classe dirigente lasci una traccia di dignità”

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“In un momento così delicato e caotico, in cui a prevalere sembra essere improvvisazione e populismo rispetto alle idee e alla buona politica, anche la Giovane Italia intende dichiarare la sua contrarietà sulla questione dell’accorpamento/riordino della Provincia di Benevento”. A dichiararlo sono i dirigenti del Coordinamento provinciale del partito (nella foto: E. Centrella).
“Dopo le ultime modifiche – spiegano in una nota – la sostanza del decreto non è cambiata, se non semanticamente: non più “soppressi” ma “riordinati”. Se è vero che le modifiche pervenute assegnano maggiori facoltà alle autonomie locali, prima fra tutte la Regione Campania, queste non costituiscono certo per noi motivo di sollievo”.
“Occorre mantenere fermezza e compattezza per provare a preservare la nostra autonomia amministrativa percorrendo sino in fondo le strade sin qui delineate di opposizione al decreto: incostituzionalità, allargamento delle soglie dei criteri che ci penalizzano, trattativa e dialogo per “acquisire” aree in grado di consentirci di rimanere a galla. Ma anche quest’ultima ipotesi sembrerebbe non più percorribile. E non c’è dubbio che la strada sia tutta in salita”.
“Nel tranquillo mare d’agosto, – aggiungono – sembra inarrestabile l’onda che travolgerà il nostro territorio e che ci porterà ad accorparci con Avellino o addirittura con Caserta. Insomma, un altro colpo sta per essere inferto ad un territorio che soffre già di un’economia lenta, di un ritardo in infrastrutture e opere strategiche, di un mercato fermo, di un bisogno enorme di idee e programmazione, in definitiva di opportunità zero. E a pagare il conto di una politica cieca e fallimentare, dell’inesorabile smantellamento di uffici dei servizi terminali della pubblica amministrazione a cui è sottoposto da anni il nostro territorio, del costante impoverimento della nostra città saranno le nuove generazioni che si impegnano in un tentativo di realizzazione civile e professionale nella terra in cui sono nate”.
“Mai come in questo momento – proseguono nel comunicato – il richiamo alla responsabilità di ciascuno è forte, mai come in questo momento compito delle classi dirigenti è quello di lasciare una traccia di dignità ed emancipazione per il territorio di riferimento, bandendo una volta per tutte quel teatrino della politica che tanti danni ha prodotto al nostro paese, al nostro Sannio”.
“Nessuno trascini la Giovane Italia nei veleni del partito. Polemiche, ambizioni, tornaconti mancati e amori finiti hanno oltrepassato la soglia del pudore. La politica, se ancora avrà possibilità di redenzione, – concludono – ha bisogno innanzitutto di credibilità e coerenza. A questo guarda la Giovane Italia che noi vogliamo costruire, per il rilancio della nostra terra e del nostro paese.