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Aumento tassa regionale per il diritto allo studio. Bencardino (CUR): “Ingiustificato e contraddittorio”

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“Gli studenti che quest’anno si immatricoleranno nei nostri sette atenei, si ritroveranno la tassa regionale per il diritto allo studio, riferita all’anno accademico 2012-2013, aumentata da 62,00 euro a 140,00 euro”. A dichiararlo è il presidente del Cur, Filippo Bencardino. “Un aumento del 125 % – spiega – dovuto al recepimento del decreto legislativo n°68 del 29 marzo 2012 e imposto a tutte le regioni italiane, sul quale il Comitato di Coordinamento Regionale delle Università Campane esprime il proprio disappunto ritenendo l’aumento assolutamente ingiustificato e contraddittorio. La tassa regionale per il diritto allo studio- aggiunge Bencardino – è stata introdotta per incrementare le disponibilità finanziarie delle regioni e metterle in condizione di erogare borse di studio e prestiti d’onore agli studenti universitari selezionati secondo criteri di reddito e merito. Ricordiamo che già la finanziaria del 2011 aveva ridotto il fondo delle borse di studio del 90% portandolo da 246 milioni a meno di 26 milioni, preconizzandone un ulteriore dimezzamento per il 2013. In un momento in cui assistiamo ad un abbassamento progressivo del rapporto tra diplomati e immatricolati, che nel sud tocca il 50 % (il valore più basso degli ultimi trent’anni), come i dati del CNVSU e Almalaurea illustrano, non possiamo finanziare gli strumenti di inclusione aumentando i loro deterrenti principali quali sono le tasse. I dati OCSE ci classificano al terzo posto tra i paesi europei con i tributi più alti e all’ultimo posto per offerta di residenze universitarie e percentuale di erogazione di borse di studio che beneficiano appena il 20 % della nostra popolazione studentesca. L’auspicio –conclude Bencardino- è che le risorse ottenute possano efficacemente essere reimpiegate per incoraggiare i nostri ragazzi a credere più nella laurea e dimostrare che, investire nella rimozione di ogni ostacolo al libero e effettivo accesso allo studio universitario, è un investimento tra i più redditizi per uno Stato”.
Mario Conte