Generica
“Munnezza tour” a Benevento, una gita tra i rifiuti della città
Ascolta la lettura dell'articolo
Parte da una campana di vetro, a pochi passi dal ponte Leproso, il nostro “monnezza tour” made in Benevento. Un viaggio tra le nefandezze della città, che ci ha portato a scoprire tre discariche a cielo aperto nascoste tra la campagne sannite. Prima tappa: Via Gennaro De Rienzo, nel mirino degli inzivados un raccoglitore del vetro. Ai piedi del contenitore, i più “civili” lasciano intere casse di bottiglie vuote.
Continuando a rovistare tra l’immondizia, il nostro occhio indiscreto scopre, poco distante dalla campana resti di materiale per l’edilizia, contenitori per pittura e addirittura, una marmitta di uno scooter.
Abbandonata via De Rienzo il nostro percorso prosegue in direzione di Santa Clementina sull’omonima via che conduceva a contrada San Vito, ora parzialmente chiusa al traffico. Lo spettacolo è aberrante. Nello spiazzale che si è venuto a creare dopo la chiusura della strada, sono ammassati rifiuti di ogni genere. Un cimitero di calcinacci e carcasse di televisori buttati via. Unico segno di umanità una cucciolata di gattini che si affaccia al nostro arrivo tra i rifiuti.
Il monnezza tour si chiude a San Vito, qui nel bel mezzo della statale Appia, in direzione Montesarchio, ritorna una delle protagoniste del nostro giro, la campana del vetro. Anche qui, ovviamente, snaturata del suo ruolo originale si adatta per accogliere qualunque tipologia di rifiuto, tra l’altro a pochi centimetri dalla carreggiata, con il rischio di invaderla.