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Contribuzione studentesca. Unisannio, Paternoster (Au) e Cormano (PDL) inviano proposte al Rettore

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Il consigliere Nazionale degli Studenti Universitari, Mimmo Paternoster, nonché membro del Consiglio Nazionale Universitario, eletto nella lista Azione Universitaria, ha inviato un documento al Rettore dell’Università del Sannio, prof. Filippo Bencardino, al Direttore Amministrativo, dott. Gaetano Telesio, e ai membri del Consiglio d’Amministrazione, in particolare al consigliere dott. Zerella, invitandoli, inseguito allo sforamento del 20% di contribuzione studentesca rispetto ai trasferimenti statali previsti dall’Fondo di Finanziamento Ordinario, a rivedere tutto il sistema di contribuzione e a rimborsare gli studenti per anno accademico 2010-2011.
Abbiamo visionato in dettaglio tutto il sistema di contribuzione studentesca dell’Ateneo del Sannio – aggiunge Andrea Cormano, vice coordinatore del PDL di Baselice – e abbiamo riscontrato che tale sistema, oltre a non rispettare il Decreto del Presidente della Repubblica n.306 del 25 luglio del 1997 articolo 5 comma 1, è completamente iniquo, infatti va profondamente cambiato aumentando il numero di fasce e prevedendo una contribuzione equa in base al valore dell’ISEE. Infatti prosegue – Paternoster – nella I fascia con valore ISEE fino a 3000 euro si ha un prelievo minimo del 14% del proprio ISEE, pari a 425,38 euro, mentre nella II fasce si ha un prelievo minimo del 9,5%, nella III del 7%, nella IV del 5,75% e nelle successive circa del 4%.
A questo punto – concludono Cormano e Paternoster – ci aspettiamo un confronto e un’apertura alle nostre richieste da parte degli organi centrali dell’Ateneo Sannita. Infatti se da una parte si il Senato Accademico su proposta del Consiglio d’Amministrazione approvava la rimodulazione delle fasce, dall’altra non si eliminavano gli sprechi, anzi si finanziavano progetti poco utili a tutta la comunità studentesca, come il progetto Ri.co.pro.loco con un finanziamento complessivo di 140.000 € più iva per 4 incarichi di collaborazione per la dura di 5 mesi, mentre per un incarico di collaborazione per attività didattica per 4 mesi ne vengono assegnati solo 2500 € incluso iva.
Tutto ciò evidenzia il tipo di politica che Ateneo Sannita ha portato avanti in questi anni a discapito degli studenti e delle scelte didattiche. Restiamo disponibili a ogni tipo di confronto per migliorare l’Università del Sannio.