POLITICA
Giovanni D’Aronzo (PSI): “A Palazzo Mosti vuoto di confronto e partecipazione”

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Sulle vicende di politica “interna”, ovvero al Comune di Benevento, interviene l’esponente del PSI, Giovanni D’Aronzo:
“Ciò che accade a Palazzo Mosti – dichiara– è sconcertante, eppure, solo un’ anno fa questa maggioranza, dichiarava con grande enfasi di essere il nuovo e di essere coesi nell’agire politico- amministrativo. La politica amministrativa, si sviluppa costantemente sul confronto tra maggioranza ed opposizione, quando a farne le spese è la totale mancanza di questa pratica, si concretizza quel vulnus di democrazia che porta poi più a scontri, che a confronti. E’ quello che si verificato nell’ultimo consiglio comunale, dove le assenze degli interrogati non hanno di fatto consentito che si sviluppasse un normale e costruttivo confronto. Siamo oramai abituati al ridotto numero di consigli comunali, ma che tutto questo si verifichi anche nei question time (Sindaco e assessori che rispondono alle interrogazioni) è adir poco umiliante.
E ancor di più umiliante, – prosegue D’Aronzo – che un consigliere ( Luigi De Nigris) per veder soddisfatta la sua richiesta deve rivolgersi a sua Eccellenza il Prefetto di Benevento, affinchè attraverso un suo intervento possa garantire il normale svolgimento dell’attività amministrativa, a Palazzo Mosti. Si evita il confronto, il dibattito, e chi ne è protagonista crede di utilizzare, in modo egemone il titolo pro tempore ricevuto, dimenticando che gli sconfitti sono due: chi si sottrae al confronto e i cittadini. La richiesta del consigliere De Nigris che va condivisa e sostenuta, riguardava la pubblicazione online degli atti delle determinazioni dirigenziali, un obbligo di legge, nulla di più.
In passato in tanti, partiti, associazioni chiedevano a gran voce che venisse applicata la legge, che la trasparenza doveva rappresentare il fiore all’occhiello dell’ente. Obiettivi, che furono parzialmente raggiunti superando numerose resistenze interne. Oggi – conclude l’esponente del PSI – sull’argomento è calato un silenzio tombale, dove sono finiti coloro che ne pretendevano, giustamente, la pubblicazione degli atti, perchè tacciono silenti? C’è un vuoto di confronto e di partecipazione che regna sovrano a Palazzo Mosti. Bisogna ripristinare al più presto il confronto, la città soffre, i cittadini aspettano risposte”.