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Campolattaro. La denuncia del sindaco: ‘Al Cdr di Casalduni continuano a sversare rifiuti’

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“La presenza del vicino Cdr di Casalduni non è da sottovalutare. E’ un problema da sempre sotto osservazione. Ultimamente stiamo notando un incremento di flussi di camion provenienti dal napoletano e dal casertano con una generazione di emissioni maleodoranti che mi sono state più volte segnalate”. E’ questa la denuncia chiara e diretta del riconfermato sindaco di Campolattaro, Pasquale Narciso, che parla in esclusiva ai microfoni di Ntr24 in merito alla questione rifiuti e allo sversamento che preoccupa la sua comunità.
“Mi hanno già anticipato l’arrivo di note scritte – aggiunge Narciso – Il nostro compito è quello di vigilare e fare le opportune denunce a chi di dovere, perché bisogna controllare cosa arriva a Casalduni e in tutto il nostro territorio”. “Ovviamente – continua il primo cittadino – questa situazione crea molta paura nei miei concittadini: sono problemi, infatti, che si acutizzano stranamente in alcuni mesi e poi tornano inspiegabilmente nel silenzio”. Parole dure, che denunciano una situazione di forte disagio e pericolo. “Non c’è controllo – spiega Narciso – Tutto avviene senza avere notizie certe. Oggi sappiamo che Napoli non dovrebbe sversare qui i suoi rifiuti, ma abbiamo visto più volte mezzi provenienti dal napoletano che arrivano a sversare nelle nostre terre”.
Pasquale Narciso, 44 anni, ingegnere nato in Svizzera, parla ai nostri microfoni non solo di rifiuti. Tante sono le iniziative in cantiere per rilanciare l’economia locale ed essere in qualche modo volano di sviluppo per l’intero territorio. Alle ultime elezioni del 6 e 7 maggio, la sua lista “Rinascita Campolattarese” ha raccolto 480 voti e il 58,96% di preferenze. Il suo avversario ed ex sindaco Giovanni Morelli si è fermato a quota 334 e il 41,03%.
Sindaco Narciso, quale aspetto ha fatto la differenza nella recente tornata elettorale?
Nei nove anni precedenti, dal 1998 al 2007, la vecchia amministrazione Morelli si è caratterizzata per un indebitamento a carico del comune di mutui fatti a totale carico del nostro bilancio comunale per circa 750mila euro e un deficit complessivo di circa 1milione e 140mila euro. C’è da aggiungere inoltre che i debiti accumulati tra il 2000 e il 2002, sono stati fatti in anni nei quali i finanziamenti della Regione e dell’Ue potevano essere intercettati in maniera molto semplice. La nostra amministrazione, invece, ha preferito non indebitare ulteriormente il comune, consci del fatto che queste cose ricadono unicamente sulle spalle dei cittadini. Tuttavia, credo che gli abitanti di Campolattaro abbiano voluto premiare il lavoro trasparente al servizio delle loro esigenze.
Quali i programmi futuri?
In linea con quello che è stato il nostro rigore dal punto di vista dell’indebitamento e delle spese, abbiamo cambiato la mentalità del classico “comune assistito” grazie ai contributi provenienti da Roma. Abbiamo inoltre messo in campo già due anni fa un parco fotovoltaico, autorizzato nel mese di dicembre scorso, grazie al quale il nostro comune è produttore di energia elettrica. Questo aspetto porterà un introito annuo di circa 150mila euro nelle nostre casse che aiuterà il bilancio e permetterà nuovi investimenti. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, abbiamo una gestione molto efficiente: siamo infatti tra i comuni più “ricicloni” del Sannio, oltre ad avere delle tariffe rifiuti che sono state anche leggermente diminuite tra il 2010 e il 2011. Una delle priorità della nuova amministrazione è inoltre ‘approvazione della convenzione per la centrale idroelettrica di regolazione sulla diga di Campolattaro, che porterà benefici sia in termini economici sia in quelli occupazionali. Infine, punteremo sullo sviluppo turistico limitrofo alle aree della diga, con la messa in campo della scuola provinciale di canottaggio, in collaborazione con il Circolo Canottieri Napoli.
Quale settore può rilanciare il territorio e creare sviluppo?
Sicuramente il turismo. Abbiamo un territorio con un’integrità ambientale, esente da inquinamenti rilevanti; allo stesso tempo abbiamo la diga e il centro storico della cittadina che sono fattori trainanti e possono essere abbinati ad un turismo storico – come l’area di Altilia e Sepino – e ad un turismo religioso che coinvolge Pietrelcina e Benevento. L’ideale sarebbe organizzare pacchetti turistici – attraverso cooperative locali specifiche e società del territorio – da poter vendere a livello regionale e nazionale.
Prima ha parlato del Cdr di Casalduni. Quali altri problemi si trova ad affrontare nel comune?
I problemi fondamentali che affliggono la nostra amministrazione sono sicuramente quelli relativi alla mancanza di risposte certe da parte della Regione Campania. Ci sono mutui fatti con la Cassa Deposito e Prestiti e decreti di rimborsi della Regione nei nostri confronti che ad oggi non sono onorati. Abbiamo anticipato circa 260mila euro che la Campania non ci rimborsa. Questo ci porta a non avere liquidità di cassa.
Giammarco Feleppa