POLITICA
Vicenda lavoratori consorzi, On. Mazzoni: ‘La Provincia intervenga con fondi regionali e della Samte’

Ascolta la lettura dell'articolo
"18 mesi sono troppi per giustificare ancora la mancata risposta da parte di Provincia e Regione, sono tanti se si calcolano interessi e spese aggiunte per le casse pubbliche, sono infiniti se si considera l`annosa vicenda della gestione dei rifiuti a Benevento, sono insopportabilmente dolorosi per vivere senza uno stipendio!" cosi Erminia Mazzoni a commento della interpellanza presentata insieme ai colleghi consiglieri provinciali Sen. Cosimo Izzo, Avv. Luca Ricciardi, Ing. Gennaro Capasso e Dr. Lello Di Somma, per chiedere al presidente della provincia, Prof. Aniello Cimitile, e all’assessore all’ambiente, Dr. Gianluca Aceto, "…Di voler intervenire, anche se del caso utilizzando i propri poteri di autotutela, per porre fine a tale drammatica situazione; Di disporre pertanto a valere sui fondi regionali e sul fondo di dotazione riferibile alla Samte il pagamento degli arretrati dovuti ai dipendenti; Di negoziare con la regione la trasformazione delle risorse assegnate da finanziamento su progetto a contributo per pagamento personale dipendente impegnato nel ciclo rifiuti; Di prevedere meccanismi che sanzionino l’inadempienza di quei comuni che non hanno dato seguito alle indicazioni provinciali; Di trasmettere alla Regione per la parte di competenza gli atti relativi.
Gli interroganti chiedono che sui temi sollevati con la presente interpellanza si convochi apposito consiglio provinciale perché il dibattito sia aperto e la discussione si possa concludere con una mozione.". L`On. Mazzoni aggiunge "una vicenda che va definita anche con riferimento alla recente approvazione del piano rifiuti da parte del Consiglio Regionale. Tale piano, se accettato dalla Commissione Europea, imporrà comportamenti ben percisi alle Province in materia di raccolta differenziata."
"I dipendenti dei consorzi della provincia di Benevento costituiti per provvedere alla raccolta differenziata sono stati sospesi dall’attività lavorativa nel luglio del 2010, in seguito alla messa in liquidazione dei consorzi stessi.", ricordano i firmatari "Dopo circa tre mesi di trattative con i dipendenti e le parti sociali, nell’ottobre dello stesso anno, fu disposta per tali dipendenti la cassa integrazione. Il decreto che disponeva la CIG, ritenuto poi illegittimo con pronuncia del TAR Campania confermata da analogo provvedimento del Consiglio di Stato, fu revocato nel marzo del 2011 dalla Regione Campania in autotutela.
Il Tribunale di Benvento – sez. Lavoro – ha dichiarato non sussitere i presupposti per la sospensione dal lavoro dei dipendenti dei consorzi e per l’applicazione della cassa integrazione guadagni, condannando il consorzio e la regione Campania al pagamento delle retribuzioni arretrate, oltre interessi e spese."
"La gestione del servizio di raccolta differenziata, affidata ai comuni, è parte del ciclo provinciale di smaltimento rifiuti e attua una parte del piano provinciale" queste le motivazioni della azione promossa in sede provinciale, "La provincia è l’ente al quale fa capo l’obbligo della costituzione e del controllo della società provinciale per la gestione del ciclo dei rifiuti. In considerazione di tale competenza il Presidente della Provincia, con propri decreti, ha nominato i Liquidatori dei Consorzi e ad essi ha anche affiancato una figura di coordinamento, affidando loro le attività di liquidazione e "i compiti di gestione in via ordinaria dei consorzi e di amministrazione dei relativi beni, da svolgere in termini funzionali al subentro da arte della provincia nelle attribuzioni di legge".
Da ultimo la Regione Campania ha destinato €. 2.135.000,00, dal Fondo Aree sottoutilizzate per finanziare il progetto della provincia denominato "Interventi finalizzati al ciclo integrato dei rifiuti urinai ed alla implementazione della raccolta differenziata nei comuni della provincia di Benevento anche tramite il riutilizzo del personale dipendente dei consorzi".