POLITICA
Italia dei Valori nel Sannio? Classe dirigente mediocre e casta di intoccabili’
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In riferimento ad alcune dichiarazioni apparse nei giorni scorsi sugli organi di informazione locale, il vicesindaco di Apice, Ivan Zullo, l’assessore comunale Pietro Carbone e il consigliere comunale Angelo Maria Cammarano (nella foto), precisano quanto segue:
“La polemica inscenata nei nostri confronti da parte del rappresentante di Italia dei Valori, Rodolfo Gubitosi, appare stucchevole e strumentale. Nel momento in cui le nostre comunità sono impegnate in uno sforzo corale per arginare le conseguenze di una crisi economica spaventosa di cui gli Enti locali avvertono tutte le nefaste conseguenze, il dipietrista sannita perde tempo a censurare i nostri comportamenti politici, dimostrando un atteggiamento autoreferenziale e arrogante che, questo sì, è la vera degenerazione che sta allontanando i cittadini dalle istituzioni e dei partiti.
Da quando abbiamo scelto di impegnarci nella cosa pubblica, ci siamo sempre assunti le nostre responsabilità. Le nostre scelte le abbiamo assunte sempre in assoluta trasparenza così come si conviene in una democrazia compiuta in cui a scegliere è il popolo e non certo le segreterie dei partiti. D’altronde siamo stati votati ed eletti direttamente dai cittadini a cui spetterà anche il giudizio sul nostro operato amministrativo e politico al termine del nostro mandato.
Forse Gubitosi è abituato a frequentare personaggi che non hanno la nostra stessa condotta e la nostra stessa chiarezza di comportamenti. Sarà bene ricordargli che il tempo dei blocchi contrapposti è finito da un pezzo. In politica si può cambiare opinione, l’importante è farlo nell’interesse della propria comunità e mai per il proprio tornaconto personale.
Conviene allora qui ricordare il perché abbiamo deciso di abbandonare Italia dei Valori, partito che abbiamo contribuito a fondare in provincia di Benevento. I principi e le idee che erano alla base del movimento creatosi attorno alla figura di Di Pietro sono stati letteralmente buttati al vento da una classe dirigente mediocre e chiusa proprio come una casta di intoccabili; hanno costruito un partito personale, senza confronto e senza aperture. Addirittura sono stati capaci di mandare a casa un eletto dal popolo, Augusto Nicola Simeone, per prendersi la poltrona di assessore provinciale e gestire così un po’ di potere. E’ questa la buona politica di cui parla Gubitosi?
Sono questi gli esempi virtuosi per riavvicinare i cittadini alla politica? Noi crediamo, invece, che questa sia la degenerazione della politica quando si fonda sul personalismo e non sul bene comune. Per questi motivi abbiamo capito che bisognava necessariamente cambiare aria per continuare a fare politica in modo serio e costruttivo. Noi ci mettiamo la faccia, candidandoci alle elezioni e chiedendo il voto ai nostri concittadini. Perché anche su questo occorre la massima chiarezza: i voti del gruppo di Apice non possono essere attribuiti a Italia dei Valori ma sono un attestato di fiducia nei confronti delle nostre persone che stanno in mezzo alla gente e che si impegnano nel sociale da semplici volontari e non da “presidenti”.