Titerno
Dimensionamento Scolastico: l’Istituto Comprensivo di Pontelandolfo e Casalduni mantiene l’autonomia

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In ottemperanza delle linee guida del dimensionamento della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa emanate dalla Giunta Regionale della Campania con deliberazione n.435 del 9.08.2011, l’Amministrazione Provinciale di Benevento, con provvedimento dell’organo esecutivo, ha approvato il Programma di Dimensionamento Scolastico per l’anno 2012.
Il Piano, elaborato dal Tavolo Tecnico appositamente insediato presso la Provincia e trasmesso alla Regione Campania per quanto di competenza, ha confermato le volontà espresse dal Comune di Pontelandolfo con delibera di Giunta n. 113 del 06.10.2011 con la quale faceva voti affinché fosse salvaguardata l’autonomia scolastica, organizzativa dell’Istituto Statale Comprensivo di Pontelandolfo e Casalduni.
Nelle premesse la Giunta evidenziava tre importanti elementi. “L’I.C. di Pontelandolfo – recita testualmente il provvedimento – che comprende il plesso di Casalduni, insiste su un territorio montano, in un’area disagiata sia per caratteristiche geografiche che per carenze strutturali e di servizi. La popolazione scolastica è di 340 alunni. Nel Comune di Pontelandolfo, infine, ha sede l’Istituto Professionale Artigianato con indirizzo Operatore Orafo, unico in Italia, frequentato da studenti dei paesi viciniori, che è componente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Don Peppino Diana” con sede in Morcone”. La Giunta riteneva, altresì, “che il dimensionamento della rete scolastica, che cambia l’assetto del ciclo primario e della scuola media, non può essere effettuato solo con criteri numerici senza tener conto di fattori determinanti quali le caratteristiche geografiche, economiche e socio-culturali del bacino di utenza. E una razionalizzazione basata sul criterio numerico di un minimo di 500 alunni ed un massimo di 900 non appare opportuna in quanto potrebbe minare il Principio Costituzionale del diritto allo studio”.
La Provincia ha recepito le motivazioni espresse nella richiamata delibera G.C. del 6 ottobre u.s., consentendo all’Istituto Comprensivo di Pontelandolfo e Casalduni di mantenere l’autonomia scolastica.
Grande soddisfazione hanno espresso il Sindaco dott. Testa e la cittadinanza. La Dirigente Elena Mazzarelli, invece, non ha pienamente condiviso il provvedimento della Provincia. Anch’essa ha espresso tutta la sua soddisfazione per aver salvaguardato l’autonomia scolastica dell’Istituto. Ma, come è giusto che fosse, e condividiamo il suo pensiero, oltre all’accorpamento dei plessi di Campolattaro, che si compone di 63 studenti e di Fragneto l’Abate, che conta una popolazione scolastica di 57 alunni, auspicava con fondate ragioni, anche l’accorpamento del plesso scolastico di Fragneto Monforte, frequentato da 249 studenti, che invece è stato accorpato all’I.C. della lontana Pietrelcina. Un Istituto Comprensivo così composto avrebbe determinato una scuola vera. Una scuola che sarebbe stata proiettata in una dimensione ancora più rilevante nel panorama scolastico provinciale. Una scuola che avrebbe avuto un ruolo ancora più importante nel delicato percorso didattico-formativo del giovane studente.
Ma questo non è accaduto. E ci chiediamo il perché. Non è accaduto perché il Tavolo Tecnico distrattamente non ha colto questo aspetto importante? O forse perché, come sempre più spesso accade nella formulazione degli indirizzi programmatici delle classi politiche italiane nei diversi settori, ingerenze e pressioni hanno giocato un ruolo fondamentale nella elaborazione del Piano di riorganizzazione della rete scolastica? Sono interrogativi questi, che non avranno mai risposta, ma che ci fanno riflettere e ci fanno rodere dalla rabbia.
Auguri comunque dott.ssa Mazzarelli. Siamo certi che in questa nuova avventura, ancora una volta saprà svolgere il suo non facile compito istituzionale, con competenza e passione, forieri di proficue progettualità.