Provincia di Benevento
Il vicesindaco di Napoli Sodano: ‘Le recenti polemiche dell’UE montate ad arte’

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Al “Green Focus sui rifiuti” al Centro Studi della Provincia (Museo della tecnica in agricoltura) in contrada Piano Cappelle si è tenuta la annunciata Tavola rotonda con gli assessori all’ambiente delle Province della Campania, Giuseppe Caliendo di Napoli, Antonio Fasolino di Salerno, Maria Laura Mastellone di Caserta, e del vicesindaco di Napoli sen. Tommaso Sodano, con il coordinamento di Michele Buonomo presidente Legambiente Campania.
Gli assessori hanno portato il contributo delle esperienze maturate nelle rispettive realtà circa la gestione del ciclo dei rifiuti. Ne è emerso un quadro contraddistinto da notevoli differenze gestionali tra Provincia e Provincia, ma che comunque è segnato da una serie di problemi comuni: la mancanza, innanzitutto, di impianti per il trattamento dei rifiuti anche della raccolta differenziata (con il trasferimento dell’umido persino in Sicilia) e le difficoltà finanziarie derivanti dalla crisi economica globale che inevitabilmente si riverberano sulla gestione.
Particolarmente attese, in questo contesto, le dichiarazioni del vice sindaco di Napoli, sen. Sodano, a ragione del fatto che, evidentemente, è proprio la città di Napoli, con il suo formidabile numero di abitanti concentrati in pochissimi chilometri quadrati, a produrre la gran parte del quantitativo indifferenziato dei rifiuti che occorre stoccare da qualche parte con le inevitabili polemiche. Intervenendo nel dibattito, il sen. Sodano, innanzi tutto, ha voluto esprimere il proprio rammarico, alla vista dello stupendo panorama rurale assicurato dalle ampie vetrate del Centro studi della Provincia, per i trasferimenti di enormi quantitativi di immondizia dal napoletano verso le aree interne rovinando un ambiente così bello “con la scusa – ha scandito il sen. Sodano – che queste aree sono spopolate”.
Il vice sindaco ha quindi continuato affermando che Napoli sta inseguendo l’obiettivo di raggiungere il 25% della raccolta differenziata entro la fine dell’anno.
“Si tratta di un obiettivo – afferma Sodano – che non ci soddisfa, naturalmente; ma è l’unico realistico in una situazione difficile quale quella che stiamo vivendo, con la crisi finanziaria che taglia le gambe alle Aziende.
Vorrei precisare però che ben 240mila napoletano già oggi praticano la raccolta differenziata con risultati che spesso sono assolutamente ottimali. Dico questo perché spesso in questo Paese c’è chi vuole dipingere il quadro molto più fosco di quanto non lo sia”.
A questo proposito, il sen. Sodano ha affermato che le recenti polemiche circa prese di posizione da parte dell’Unione Europea contro la città di Napoli (“una vergogna” – secondo il Commissario europeo) sarebbero state in realtà montate ad arte, ha precisato ancora il vice sindaco, con la complicità di qualche organo di stampa, da chi, ha detto il senatore, evidentemente non ha gradito che la gara del termovalorizzatore di Napoli sia andata deserta.
Il sen. Sodano ha infatti contestato duramente la pratica dell’incenerimento dei rifiuti in cui la Regione Campania crede fermamente: e, comunque, ha detto, se proprio incenerimento dev’essere “non si capisce perché in Campania debba essere realizzato un altro inceneritore: per la quantità dei rifiuti complessivamente prodotti, e dedotti i carichi dell’umido e delle altre materie riciclabili, infatti il solo inceneritore di Acerra è più che sufficiente alle esigenze della Campania, senza che vi sia necessità di altri impianti del genere”.
Infine il sen. Sodano ha detto che non è vero che l’Unione Europea sia già giunta nella determinazione di “stangare” l’Italia per via dei rifiuti indifferenziati napoletani: “è successo semplicemente che, poiché in questi giorni il Governo italiano è cambiato, la data dell’incontro già previsto per discutere della questione napoletana, è stata rinviata al 2 dicembre”.
Il presidente della Provincia Aniello Cimitile nel concludere la Tavola rotonda ha auspicato un maggiore coordinamento delle Province per definire una politica unitaria regionale di gestione dei rifiuti.
"La sezione campana dell’Unione delle Province d’Italia, ha affermato Cimitile, non funziona e questo purtroppo non aiuta la risoluzione dei problemi".
Cimitile ha infine contestato la persistente visione della gestione dei rifiuti che vorrebbe reintrodurre, ancora una volta, una fase emergenziale che potrebbe infine portare ad un deroga a tutti i vincoli in materia ambientale al fine di riavviare il percorso della dislocazione nelle aree interne dei rifiuti napoletani.