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CULTURA

Mostra mercato del tartufo bianco: il convengno “Sapori e saperi – le tartufaie naturali della Campania”

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La prima Mostra mercato del Tartufo Bianco e dei prodotti sanniti, avviata con il Convegno “Sapori e saperi – presentazione di uno studio sulle tartufaie naturali della Campania”, moderato da Luciano Pignataro, promosso al Museo del tecnica in agricoltura di Benevento dalla Associazione Tartufai Sanniti, ha visto la partecipazione di Istituzioni locali e privati per la valorizzazione di un prodotto di grande qualità del territorio locale.

L’evento è patrocinato dalla Regione Campania, dall’assessorato all’agricoltura della Provincia di Benevento, dalla Camera di Commercio, dall’Università degli studi del Sannio, dall’Osservatorio dell’Appennino meridionale e dai Comuni di Sant’Angelo a Cupolo e Ceppaloni.

Al Convegno, promosso da Nicola De Bellis, Presidente dell’ATS, hanno preso parte: Gennarino Masiello, Presidente della Camera di Commercio, Filippo Bencardino, Rettore dell’Università degli Studi del Sannio, Vincenzo D’Andrea, Presidente Associazione Micologica del Matese – sezione tartufi, Gianluigi Rana, Docente di Micologia e Patologia Vegetale – Università degli Studi della Basilicata, Italo Santangelo (SeSIRCA- Regione Campania, Ettore Varricchio, Centro Studi Provincia di Benevento – Università degli Studi del Sannio e Aniello Cimitile Presidente della Provincia di Benevento.

La prima mostra mercato del tartufo bianco si presenta con un programma ricco di appuntamenti con degustazioni, dimostrazioni, esibizioni e convegni con la partecipazione di esperti del settore. La scelta della “location” è frutto della consapevolezza che nel territorio della Campania ed, in particolare, nel Beneventano si registra un crescente interesse per la tutela e la valorizzazione dei prodotti del sottobosco, come i funghi e, di recente, anche dei Tartufi. Il tartufo, in quanto prodotto pregiato, di nicchia, si adatta alla perfezione al modello di marketing made in Italy, essendo il nostro Paese, insieme alla Francia, la nazione leader a livello mondiale. La presenza del Tartufo bianco in molte aree del territorio sannita sta stimolando il mondo delle imprese e delle istituzioni locali a considerare con maggiore attenzione questa risorsa della terra, che può generare, come accade da tempo in alcune realtà italiane, un forte sviluppo economico del territorio. Non a caso si è costituita anche un’Associazione dei cercatori, l’Associazione dei Tartufai Sanniti, riconosciuta dalla Regione Campania sin dal 2008, e, inoltre, da molti anni, l’Università del Sannio sta svolgendo ricerche sull’intero territorio sannita con risultati scientifici di rilievo che confermano la massiccia presenza di tartufo, in particolare di quello bianco pregiato.

La Mostra Mercato di Benevento costituisce dunque un’occasione utile per mettere in vetrina uno dei prodotti più raffinati e ricercati del nostro territorio che, insieme ad altre specialità, può rappresentare un elemento di rilancio dell’economia e dello sviluppo locale, secondo la strategia delle politiche di sviluppo locali mirate a favorire produzioni specialistiche capaci di determinare incrementi di valore aggiunto a favore del mondo agricolo. Un tale percorso si sostanzia con azioni importanti di valorizzazione dei prodotti sanniti attraverso strumenti come i Progetti Integrati di Filiera, attraverso l’azienda agricola della Provincia di Benevento Casaldianni a Circello, attraverso azioni di marketing territoriale e di tipo promozionale (ad esempio per i funghi è stata recentemente prodotta dall’Assessorato alle Politiche per l’Agricoltura e i sistemi Produttivi della Provincia di Benevento una pubblicazione dal titolo “Il Fungo Sannita”, Maggio 2010). La normativa di riferimento deve rafforzare questo settore e deve essere accompagnata, necessariamente, da azioni che avvicinino i consumatori al prodotto e ne garantiscano visibilità e una maggiore conoscenza. paesaggistiche e culturali del Sannio. Il tartufo è una di queste e deve sempre di più diventare un simbolo del nostro territorio vista la vasta penetrazione nei mercati del Nord.

Secondo De Bellis, presidente dell’ATS, la Mostra nasce dall’idea di utilizzare il tartufo bianco del beneventano come prodotto di eccellenza per poi valorizzare tutti gli altri prodotti della provincia. Il tartufo bianco a Benevento non solo c’è, ha detto De Bellis, ma viene venduto anche nei mercati del nord Italia, come tartufi d’Alba o di altre zone: i commercianti vengono qui a Benevento, comprano il tartufo e poi lo rivendono. “Perché – si è dunque chiesto De Bellis – non fare a Benevento una prima mostra mercato? L’idea l’abbiamo sviluppata dal mese di marzo: la Provincia l’ha sostenuta. Venivamo da un’esperienza fatta già dalla Regione Campania insieme all’Osservatorio dell’Appennino meridionale che ha messo in atto un progetto di valorizzazione del tartufo all’interno della nostra regione. Sono state coinvolti i comuni più direttamente interessati, quelli di Sant’Angelo a Cupolo, Ceppaloni, Arpaise e San Leucio del Sannio”.

Carmine Valentino, assessore provinciale, ha sottolineato l’impegno della provincia per creare sinergie pubblico-privato per sostenere le produzioni di eccellenza del Sannio. “Il tartufo è una risorsa e una opportunità vera per il territorio sannita del territorio sannita e può rappresentare una grande opportunità per quei territori della nostra provincia che ne hanno grande vocazione. Territori che hanno l’ambizione, insieme alle istituzioni, di diventare protagonisti di una delle grandi originalità una delle grandi eccellenze che il Sannio offre e che può rappresentare, così come avviene in altre parti d’Italia, un comparto che può essere di attrazione non solo da un punto di vista enogastronomico ma anche turistico. Il messaggio da lanciare è che noi dobbiamo sempre di più legare l’attività istituzionale e politico-amministrativa, alle attività delle Associazioni che vivono il territorio e gli enti locali, i quali devono diventare protagonisti, insieme alle risorse che questo territorio offre, della tutela della sua salubrità, perché tutto questo deve creare un sistema virtuoso. Intendiamo creare un valore aggiunto in termini non solo economici ma anche occupazionali. Questa prima Mostra-mercato, che mette insieme privato e pubblico, avvia diventare un connubio forte ed una alleanza che deve sempre di più affermarsi in un momento di grave crisi per rilanciare l’intero sistema sannita”.

Gennarino Masiello, presidente della Camera di Commercio, ha detto: “Il periodo di crisi che stiamo vivendo a livello nazionale non riguarda solo la politica e le istituzioni, ma ha anche una ricaduta negativa sui mercati e soprattutto sulle imprese e sulla società. Una Associazione ha voluto mettere in campo impegno e responsabilità, indispensabili nei momenti difficili, perché si esce da queste situazioni solo con l’impegno di tutti: delle istituzioni pubbliche ma soprattutto dei soggetti privati. In questo senso, l’associazione dei tartufai sanniti è un grande esempio. Io mi auguro che questa crisi abbia fatto comprendere fino in fondo che è terminato un modello di sviluppo basato sull’economia virtuale; mi auguro, quindi, che si riesca a definire un modello di sviluppo che sia legato sempre più ad una economia reale. Ecco, la provincia di Benevento deve puntare molto su uno sviluppo legato all’agroalimentare, che sia di qualità, che sia di forte legame con il territorio e con la sua grande capacità di mettersi in rete e di mettere in campo grandi sinergie, non solo tra attori della produzione ma anche con soggetti pubblici; ma che ci sia anche la capacità di fare in modo che questo agroalimentare non solo sia capace di produrre beni e servizi, ma sia capace anche di creare un incoming legato ad un turismo possibile”

Filippo Bencardino, rettore dell’Università del Sannio, che ha ricordato i progressi fatti negli ultimi anni per la valorizzazione dei prodotti locali. “Non solo bisogna migliorare la qualità, promuovere i prodotti con azioni di marketing territoriale, ma soprattutto bisogna saper conservare il territorio: non farlo inquinare, preservare i terreni migliori dall’espansione dell’edificato e così via; quindi anche un’azione di coordinamento della pianificazione territoriale è indispensabile per conservare la qualità. Ed il tartufo è di sicuro un’altra risorsa, che a dire il vero pochi di noi conoscevano”.

 

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