POLITICA
L’appello di Izzo (Pdl): ‘Acquistiamo i titoli del debito pubblico’

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"Acquistiamo quanti più titoli del debito pubblico ed andiamo a confrontarci con i partners europei a testa alta perchè l’Italia, quando vuole, sa rimboccarsi le maniche senza ricevere lezioni da chicchessia".
A dirlo è il vicepresidente del Pdl al Senato, Cosimo Izzo, il quale presenterà la proposta al suo gruppo parlamentare e ai colleghi della maggioranza.
"Potremmo iniziare noi senatori e deputati – aggiunge Izzo – impegnando una sola metà della indennità mensile parlamentare, e magari estendendo la proposta ai colleghi europarlamentari ed ai consiglieri regionali. Sono convinto che il nostro esempio sarà seguito da tanti altri imprenditori, professionisti, risparmiatori, orgogliosi della nostra storia, che credono nelle sorti del nostro Paese ed ai quali non interessa chi è al governo ma piuttosto uscire al più presto dalla crisi. Ma l’opposizione accetterà una simile proposta? O con la scusa di tenere a cuore le sorti del Paese vuole solo mandare a casa il nostro Premier Berlusconi?".
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E’ comprensibile – sia detto col massimo rispetto – l’amarezza del senatore Cosimo Izzo (Pdl) nel valutare sia il viale del tramonto di un’epoca a dir poco controversa, sia la possibile interruzione coatta della sua esperienza parlamentare. Ripianare il debito pubblico acquistando titoli dello Stato ferocemente indebitato potranno permetterselo le categorie che cita nella sua nota stampa, meno i disoccupati, i monoreddito, i pensionati minimi o ‘normali’, i dipendenti pubblici ecc. ecc. Ovvero l’Italia quasi per intero. Che è da un pezzo che si rimbocca le maniche per mettere assieme il pranzo con la cena, figurarsi comprare Btp. Non voler guardare in faccia la realtà, piuttosto che i presunti voltagabbana del Parlamento, è una colpa doppia: sa di conservazione del privilegio e di allontanamento dal sentire della gente. Che siano tutti al ristorante?