fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Sindacati

Benevento, ‘dimensionamento scolastico sbagliato nel metodo e nel merito’

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

“La proposta di dimensionamento della rete scolastica del Comune di Benevento non ci ha convinto né nelle modalità con cui si è svolta, né per la proposta presentata”, scrive in una nota il segretario provinciale dell’Flc Cgil, Vincenzo Delli Veneri, avendo come riferimento l’incontro in assessorato i ieri con Luigi Scarinzi ed i dirigenti scolastici.

“Ancora una volta si sono convocati dirigenti scolastici e sindacati nell’ultimo giorno utile per deliberare in merito, senza che nessuno avesse anticipazione della proposta definitiva dell’Assessorato, dovendo quindi discutere e decidere di una questione così importante ragionando su un foglietto con appunti e numeri distribuito al momento.

La proposta contiene la volontà dell’Ente di avere in città 7 Istituti comprensivi, di cui 3 già realizzati (Lucarelli, Moscati e Torre) e gli altri 4 da ottenere “cambiando la denominazione” di tre Circoli Didattici (1°, 3°, 6°) e di una Scuola Media (Pascoli), e sopprimendo il 2° Circolo Didattico.

Si tratta di un ulteriore taglio della scuola realizzato con un’operazione numerica che nulla ha a che fare con quanto la FLC ha chiesto nell’incontro preliminare tenutosi l’11 ottobre. In quell’occasione ricordammo ai presenti che le scuole di Benevento avevano un numero di alunni che al momento non destava alcuna preoccupazione rispetto alle linee guida emanate dalla Regione Campania che confermava in 500 alunni il limite minimo per garantire un’autonoma direzione.

Andava certo affrontato un ragionamento che riqualificasse tutti gli Istituti utilizzando al meglio le strutture esistenti (non esistono risorse per nuove scuole!), ma guardando ad un futuro in cui territorialmente, secondo la demografia di ogni quartiere, si potesse disegnare gli Istituti comprensivi pronti ad accogliere il bimbo di 3 anni nella scuola dell’infanzia, ad accompagnarlo, attraverso la scuola primaria, fino al conseguimento del diploma medio inferiore. L’obiettivo era di evitare gli spostamenti da un quartiere all’altro, che tanto traffico inutile oggi creano, realizzando una città più sostenibile anche dal punto di vista dei genitori non costretti a vivere tempi di “accompagnamento” che complicano certamente l’organizzazione familiare.

Non vediamo nelle proposte:
1. San Filippo+Pietà+Mazzini+Convitto
2. Pascoli+Ponticelli
3. San Modesto+Apollosa (?)
4. Sant’Angelo a Sasso+Media Capodimonte
la realizzazione di questi obiettivi.

Peraltro la Conferenza delle regioni ha approvato un documento sulla base del quale il piano di dimensionamento va attuato gradualmente nell’arco del triennio 2012/2015. Inoltre il parametro dimensionale dei 1000 alunni non va conteggiato più per singolo istituto, ma come media regionale.

Inoltre non specificando in che misura il piano vada attuato anno per anno risulterebbe più concreta la possibilità di ottenere in loco il rinvio del piano all’anno prossimo, chiedendo la riduzione del parametro medio regionale dei 1000  alunni, la previsione di un ambito di oscillazione massima entro cui costituire gli istituti comprensivi e per chiedere che la Conferenza intervenga per definire delle linee guida nazionali al fine di stabilire, ad esempio, tempi e modi per il coinvolgimento delle parti sociali e delle scuole autonome nei processi di dimensionamento.

L’attuazione del piano su base triennale consentirebbe di riaprire la partita del dimensionamento e di suscitare un grande dibattito nelle scuole coinvolgendole in questo processo che le riguarda da vicino, con la speranza che in tre anni possano succedere e cambiare tante cose.

Chiediamo con questo che la linea dura del governo che voleva lo stravolgimento della rete scolastica sia battuta perché palesemente illegittima alla luce delle precedenti sentenze costituzionali e perché non ha alcuna valenza sul piano pedagogico-didattico comportando nell’immediato solo l’impoverimento della qualità della scuola pubblica e gravi conseguenza sul piano occupazionale.

Il piano proposto, infine, non prevede alcun investimento né per adeguare il patrimonio edilizio scolastico né per la formazione del personale chiamato a cimentarsi con i curricoli verticali tipici degli istituti comprensivi. Non dimentichiamo che la scuola dell’autonomia da oltre 10 anni non riceve neanche un euro per investire in attrezzature informatiche e strumenti di supporto alla didattica”.

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

Alberto Tranfa 2 giorni fa

Al Giubileo del mondo educativo la storia di Arturo Mariani: “Affrontare le difficoltà della vita con un approccio positivo”

Giammarco Feleppa 3 giorni fa

A Benevento il primo Festival dei Linguaggi Universali: la matematica incontra arte, musica e cinema

redazione 4 giorni fa

‘L’Officina dei Talenti’: scuole e Projenia fanno rete per coltivare il futuro dei giovani contro la povertà educativa

redazione 4 giorni fa

Il 12 novembre il Giubileo diocesano del mondo educativo nella Cattedrale di Benevento

Dall'autore

redazione 8 minuti fa

San Giorgio la Molara, scintille in Consiglio: il gruppo “Terre di Lavoro” attacca su più temi

redazione 12 minuti fa

Sannio: weekend tra sole, nubi e nebbie di primo mattino. Temperature massime fino a 20°

redazione 19 minuti fa

Frana sulla provinciale tra Guardia e San Lorenzo Maggiore: a breve i lavori di messa in sicurezza

redazione 23 minuti fa

Fratelli d’Italia Sant’Angelo a Cupolo: Donato Biele eletto Coordinatore Comunale

Primo piano

redazione 12 minuti fa

Sannio: weekend tra sole, nubi e nebbie di primo mattino. Temperature massime fino a 20°

redazione 56 minuti fa

Giordano nel vortice Hunziker–Ramazzotti: il regista beneventano protagonista su Sky di Call My Agent 3

Giammarco Feleppa 2 ore fa

Terminal Bus di Santa Colomba, tutto da rifare: il Comune revoca l’aggiudicazione dell’immobile

redazione 3 ore fa

Carceri sovraffollate e al collasso, Mastella: “Vent’anni dopo il mio, serve il coraggio di un altro indulto”

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content