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Filippo Venditti: ‘La telenovela del calendario della caccia 2011/2012 continua…’

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“La telenovela del Calendario venatorio Campano per la stagione 2011/2012 continua imperterrita”. Grande rammarico è stato espresso anche dal Presidente Regionale dell’Eps, Filippo Venditti per l’ennesimo “colpo di scena sulla pre-apertura della stagione venatoria in Campania – si legge nella nota diffusa alla stampa -.
A meno due giorni dall’alba della nuova stagione venatoria, infatti, la Regione Campania, venendo meno ai propri doveri, e ci riferiamo alle carenze sulla mancata rivisitazione ed approvazione del nuovo piano faunistico venatorio regionale (ci piacerebbe sapere se la cosa è stata omessa solo per salvare qualche Ambito Territoriale di Caccia che è istituito contro legge perché non ha più il territorio minimo agro-silvo-pastorale per poter essere ATC… ) e sulla mancata emanazione del calendario venatorio entro il 15 giugno come per legge. Tutto ciò ha consentito, ai legali del WWF Campania di imporre con i soliti pretestuosi ricorsi giurisdizionali, ai cacciatori campani di non poter utilizzare “l’elemosina concessa” di alcuni giorni di pre-apertura di caccia, 5 giornate, solo per alcune specie “tortora e quaglia” e fino alle ore 13.00.
I cacciatori campani seppur scettici si auguravano che le recenti elezioni regionali portassero un nuovo impulso per tutta la categoria; la realtà purtroppo , è stata ben altra. I fatti parlano da soli, basti pensare alla condotta irrazionale dell’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca nei giorni d’agosto.
Il popolo di Cittadini/Cacciatori/Campani, che fino ad oggi ha mostrato molta, tanta e sobria pazienza – continua Venditti – è molto risentito, verso i politici rappresentanti di tutto l’Arco Costituzionale e comincia a mostrare segni di impazienza. Sono stanchi di essere solo e sempre utilizzati come serbatoio di voti per ogni tornata elettorale a fronte del menefreghismo dei responsabili politici, che costantemente, venendo meno ai propri obblighi istituzionali, creano non pochi disagi ai circa 40.000 cittadini-cacciatori campani, e a tutte le attività accessorie ad essi collegate.
E’ il momento di realizzare le riforme che i cacciatori hanno presentato e che pendono davanti al Consiglio Regionale prima che la piazza possa esplodere, per dare una volta e per sempre, certezza dei propri diritti. Meno ATC in Campania, pariteticità di rappresentanza dell’Associazionismo Venatorio negli enti di pianificazione e gestione faunistica, mobilità per tutti i cacciatori campani all’avifauna migratoria, riduzione delle aree protette a fronte di zone per l’addestramento e l’allenamento dei cani, istituzione di Aziende Faunistico Venatorie nelle aree contigue dei parchi regionali, a gestione pubblico-privato… Sono solo questi alcuni dei punti salienti, che ci permettiamo di ricordare agli organi competenti. In una ottica nuova, di condivisione e di unione del mondo venatorio, per dare compiuta la migliore gestione del patrimonio naturale e faunistico”.