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POLITICA

Ambrosone: ‘Sciogliere la Samte, fare un partecipata con l’Asia ed assorbire i lavoratori’

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“Quanto rappresentato dai lavoratori dei disciolti consorzi rifiuti – scrive in una nota iil consigliere comunale Udeur di Benevento, Luigi Ambrosone – corrisponde esattamente all’impegno fattivo che l’assessore regionale alle politiche del lavoro Severino Nappi sta determinando, da tempo, per risolvere la questione dei suddetti lavoratori. L’impegno dell’assessore, unitamente a quello del consigliere regionale Sandra Lonardo, è sempre stato di grande attenzione a poter risolvere una vicenda che si è determinata solo nella provincia di Benevento, a seguito di procedure anomale messe in atto da Provincia e Comune, a differenza di quanto non è successo in altre provincie delle regione Campania, dove tutti i lavoratori dei consorzi sono regolarmente operativi presso la propria sede di lavoro, senza subire le difficoltà lavorative e retributive in cui si trovano, da più di anno, i 127 lavoratori della provincia di Benevento”.

“L’impegno fattivo dell’assessore Nappi fu immediato già nel dicembre scorso, quando, con estrema celerità, decretò la cassa integrazione per tutti i 127 lavoratori, erogando in pochi giorni anche un acconto di circa 1000 euro che furono corrisposti agli stessi lavoratori prima delle festività natalizie. Le sentenze giuridiche – prosegue Ambrosone – hanno reso inefficaci le procedire sottoscritte dalla Provincia e dal Comune di Benevento, tanto da dover sospendere il decreto che prevedeva la cassa integrazione e avviare soluzioni che è potessero corrispondere, sul piano giuridico, a quanto sancito dai decreti governativi che impongono l’assorbimento dei 127 lavoratori da parte della provincia di Benevento quale gestore unico, del ciclo integrato dei rifiuti, nell’intero territorio provinciale. Purtroppo l’amministrazione provinciale di Benevento, nonostante la costituzione della società Samte, ancora non provvede ad assumere i 127 lavoratori in virtù di quanto sancito dalla legge. Il termine ultimo per tali adempimenti sarà il 31/12/2011, salvo ulteriori proroghe che ci auguriamo il governo non vorrà adottare, per evitare l’ulteriore prendere tempo da parte della Samte di procedere, inevitabilmente, alle assunzioni dei 127 lavoratori così come sancito dal Decreto Legislativo in questione”.

“Appare inverosimile che in tale problematica la provincia e il comune di Benevento sembrano quasi estranei alla vicenda, nonostante siano gli enti istituzionali preposti a dover risolvere e adempiere a quanto sancito dalla legge. Sembrerebbe quasi che stiano li ad attendere chissà quali soluzioni che altri devono trovare, oppure in attesa di altre proroghe quasi a volersi sottrarre agli adempimenti che spettano solo ed esclusivamente agli stessi enti. Peraltro l’assessore Aceto, il presidente Cimitile e il Sindaco Pepe sembrano quasi non avvertire nessuna responsabilità, addebitando su altri le motivazioni di una situazione singolare che nell’intera regione Campania risulta consolidata solo a Benevento. Mi chiedo per quale motivo i 127 lavoratori dei consorzi di Benevento sono ancora senza lavoro e stipendio e tutti gli altri, circa 5000, delle altre provincie della regione Campania sono regolarmente a lavoro e percepiscono regolare retribuzione? Quali responsabilità si vogliono addebitare all’assessore Nappi se i giudici del lavoro hanno sentenziato che la cassa integrazione non spetta per vizi sostanziali di procedure, dovuti alla mancanza di esuberi rispetto alla pianta organica da parte degli ex consorzi della provincia di Benevento? Per quale motivo la Samte non procede all’assunzione dei 127 lavoratori nonostante il decreto legislativo preposto lo imponga? Perché attendere ancora ulteriori proroghe fino al dicembre 2011? Perché non viene usata la stessa celerità nell’assunzione, così come fu usata per sospendere i lavoratori già nel mese di luglio 2010, senza attendere fino al dicembre 2010, procedendo contestualmente all’assorbimento dei lavoratori e messa in liquidazione dei consorzi?”

“Inoltre era proprio necessario costituire la nuova società Samte, considerando che l’amministrazione provinciale poteva contare sulla società Asia, del comune di Benevento, partecipandola con quote paritarie e avviando una sinergia tra i due enti, tanto da poter contare, da subito, su risorse umane, mezzi, strutture, esperienze e procedure nel settore per avviare il ciclo integrato dei rifiuti nell’intera provincia? Se si adottasse tale sinergia si potrebbe risolvere nell’immediato anche la problematica dei 127 lavoratori che potrebbero essere assunti dall’Asia, visto che quest’ultima sovente ricorre all’utilizzo di lavoratori somministrati, con evidente razionalizzazione dei costi e utilizzo di figure già professionalizzate per far fronte alla differenziata anche in città. A tal fine si eviterebbero strutture societarie partecipate con inutili doppi consigli di amministrazione tra presidenti, direttori generali e altre figure che vanno a raddoppiare i costi di gestione e della politica e che, al momento, hanno solo creato la condizione sfavorevole e precaria di non far lavorare 127 lavoratori da circa 13 mesi, che hanno il diritto di essere assunti e che stanno pagando sulle loro persone e rispettive famiglie una notevole condizione di disagio economico, per gli errori fatti sul piano politico e della gestione della pubblica amministrazione. Basterebbe il senso di responsabilità e la volontà politica dei due enti per una risoluzione anche prossima della problematica dei 127 lavoratori se si decidesse di sciogliere la Samte e di partecipare l’Asia, attraverso la sinergia tra gli enti Provincia e Comune di Benevento, costituendo un’unica società per procedere alla gestione del ciclo integrato di rifiuti sull’intero territorio della provincia di Benevento, che andrebbe a razionalizzare costi della politica e di gestione oltre a produrre una più efficace e funzionale attività rispetto alle finalità che si devono perseguire”, conclude Ambrosone.

 

 

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