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L’Abruzzo, Benevento e il Sannio, la Puglia: le soluzioni degli altri ‘soppressi’

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(tdc) – In un capoluogo regionale quasi deserto a causa ferie, la gente vede in maniera positiva l’ipotesi di accorpare il Molise all’Abruzzo. Almeno a chiacchiere. Qualcuno, ma si tratta di rari incontri come quello con Annalisa, l’autonomia va conservata e difesa. “Niente annessione con l’Abruzzo, con la provincia di Benevento o con la Puglia ” risponde definendosi “orgogliosa di essere molisana”. Poi c’è Max. Lo incontriamo al bar e si presta a rispondere alla domanda: “Come vedrebbe un’annessione all’Abruzzo?”. “Bene – risponde senza esitazione – sarebbe davvero una svolta. Se fossimo una regione più grande forse riusciremmo a contare di più”. Anche Sara, la barista, concorda. “Qui in Molise ci sono poche opportunità – sostiene – Si investe poco e non ci sono sbocchi professionali. Ci sarà un motivo per cui, quando arrivi a Vasto – continua Sara – sembra di stare su un altro mondo?!”. La pensa diversamente Barbara. Sempre d’accordo sull ’ ampliamento dei confini regionali e quindi con una eventuale annessione, ma lei guarda favorevolmente alla Campania. Un po’ come la collega Marianna, anche se la giovane campana di adozione molisana, dice di sì alla proposta di Palomba sperando in un miglioramento della situazione regionale Seduto a rilassarsi incontriamo poi Vittorio che fa due chiacchiere con una ragazza campana. “Sarei propenso alla zona del beneventano – risponde quest’ultimo – perché è una zona più vicina a noi molisani per usi e tradizioni. Ma anche perché è una zona più attiva e brillante. E poi – precisa – con i cugini abruzzesi siamo già stati uniti. Se ci siamo divisi un motivo ci sarà”. Ma c’è anche chi guarda con favore alla Puglia. Come Anna, un architetto di Campobasso, che mette in risalto l’attivismo pugliese degli ultimi anni rispetto ad un più dormiente Abruzzo e all’immobilismo molisano. Ma ciò che colpisce di più sono le parole di un anziano che passeggia per strada, Giovanni. Lui ha vissuto nel periodo di vita della regione Abruzzi e Molise e ha visto nascere, nel 1963, la regione Molise. “Si stava meglio prima, in tutti i sensi” risponde con un sorriso che non ha voluto far fotografare. Mentre il suo compagno di passeggiata estiva, Franco, per rispondere vorrebbe la certezza che le cose andrebbero meglio in futuro se il Molise si dovesse fondere con un altro territorio. “Annettere il Molise all’Abruzzo sarebbe la cosa migliore da fare” sostiene infine Corrado che però ammette “ma non succederà – e spiega i motivi – Non lo permetterà la classe politica molisana che altrimenti perderebbe tutti i privilegi di cui gode nel mantenere il potere di gestione restando il Molise autonomo. Non avranno la forza di dire sì i cittadini perché fà più comodo vivere in una piccola regione dove si conoscono tutti, dal contadino al governatore, piuttosto che affrontare i benefici collettivi che deriverebbero dal vivere in confini più ampi. Il che comporterebbe un sistema di gestione per certi versi anche meno clientelare”.
Fonte | ilnuovomolise.it