Sindacati
‘La CIG negata a causa di vizi procedurali’

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In una nota stampa unitaria CGIL, CISL e UIL si esprimono sulla lunga vertenza dei Consorzi Rifiuti e in particolare sulla recente pronuncia del TAR Campania che ha negato ai lavoratori la cassa integrazione in deroga.
I sindacati sottolineano che i Commissari degli ex Consorzi Rifiuti Bn1, BN2 e BN3 e il Dipartimento della protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, non hanno mai inviato la Pianta organica dei lavoratori in questione al TAR, presupposto indispensabile per il riscontro del personale in esubero e la concessione della CIG in deroga. Questo il motivo per cui i giudici del TAR hanno sospeso il ricorso alla Cassa integrazione, proposto dal Consorzio stesso contro la Regione Campania.
"Nel momento in cui la Regione Campania ha annullato la Cassa integrazione per vizi procedurali abbiamo immediatamente dato incarico ai nostri legali di intraprendere tutte le azioni giudiziarie volte al conseguimento delle retribuzioni maturate dai lavoratori in questi mesi"- si legge nella nota dei sindacati.
"Abbiamo ottenuto dei provvedimenti d’urgenza presso il Tribunale di Benevento che ci hanno dato ragione e che sanciscono il diritto dei lavoratori da noi rappresentati – proseguono i sindacati – all’immediata ripresa dell’attività lavorativa ed al risarcimento di tutte le mensilità dovute. Anche la strada giudiziaria che abbiamo intrapreso, volta al conseguimento degli stipendi, è destinata per motivi di procedura a durare nel tempo. Gli enti pubblici, tra cui i consorzi, hanno ben 120 giorni di tempo per ottemperare agli ordini di pagamento provenienti dai Tribunali, decorsi i quali, in caso di mancato pagamento, si dovrà intraprendere la strada dei pignoramenti, con un ulteriore passaggio davanti al giudice ed ulteriore perdita di tempo".
CGIL, CISL e UIL evidenziano poi l’inerzia dei Consorzi e delle Istituzioni Pubbliche, più volte sollecitate le quali "non hanno mostrato alcun interesse né al mantenimento dei livelli occupazionali, né ad un sostegno economico".
"Il ricorso alla Cassa integrazione – si legge ancora nella nota diffusa alla stampa – è stato proposto dai Commissari liquidatori dei Consorzi perché non c’è stata nessuna disponibilità, né da parte dei Comuni che della stessa Provincia, a ricollocare a lavoro i 127 lavoratori dipendenti.
Non saranno i Tribunali, ma dovranno essere i soggetti Istituzionali più responsabili ad attivarsi politicamente, affinché vengano reperite nell’immediato le risorse necessarie a far sì che il servizio di raccolta differenziata, nella nostra Provincia, si effettui già da domani.
"Abbiamo chiesto al Prefetto – concludono le Segreterie provinciali CGIL, CISL, UIL Benevento – di riconvocare gli stessi soggetti che ci proposero la CIG, al fine di affrontare e decidere, in maniera celere, come assicurare lo stipendio ai 127 lavoratori ed alle loro famiglie".