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Fortore

‘Elettrodotto, nessuna tutela per cittadini e territorio dalle istituzioni’

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Dopo aver “incontrato il più scoraggiante disinteresse politico ed istituzionale” nel ”porre in risalto il pericoloso impatto ambientale, economico, sociale di un elettrodotto da 380.000 volt”, il Comitato per la Salvaguardia del territorio Sannita, nell’esporre nuovamente le problematiche inerenti la realizzazione dell’elettrodotto Benevento – Foggia nella zona del Fortore e in particolare di Monte La Guardia (località visibile da oltre 50 chilometri di distanza, da punti di angolazione diversi in tutto il territorio e zona di interesse archeologico e paesaggistico)” torna ad auspicare “il formarsi di un’attenzione in merito. Di recente, lasciava ben sperare una dichiarazione (pubblicata sulla testata bmagazine) dell’assessore alle politiche energetiche della Provincia Gianvito Bello che, rompendo il muro di silenzio, affermava che avrebbe chiesto in conferenza di servizi l’interramento del tracciato dell’elettrodotto nel Fortore. "Ci scontriamo con discorsi economici perché interrare un elettrodotto costa di più rispetto a una linea aerea però dov’è necessario bisogna farlo assolutamente", ha affermato l’assessore perentoriamente.

Il 4 Luglio giunge la notizia: "ok definitivo alla realizzazione del nuovo elettrodotto". Ringraziando l’assessore Bello per l’interesse dimostrato, gli chiediamo: quando e come chiederà l’interramento dopo l’ok definitivo? Cosa è possibile fare adesso per ridurre i fortissimi rischi ed impatti visivi connessi al nuovo elettrodotto? E’ possibile, inoltre, che Gianluca Aceto assessore all’ambiente della Provincia, sollecitato senza esito ad intervenire sul tema, non abbia un Suo parere in merito?

Se le istituzioni pubbliche, espressione della tutela e salvaguardia del territorio e dei suoi cittadini, riservano tale attenzione alle problematiche avanzate dai circa 2000 cittadini interessati che hanno sottoscritto la petizione pubblica per dire NO alla situazione che di fatto si sta venendo a creare, allora si rende necessario domandarsi quali altri modi hanno a disposizione i cittadini per partecipare attivamente alle scelte che li riguardano direttamente? Quali altri modi hanno a disposizione i cittadini per partecipare attivamente alle scelte che hanno riflessi sulle loro condizioni di vita presenti e future e non dover subire decisioni imposte da parte di coloro che invece dovrebbero essere espressione del volere delle stesse popolazioni che gli hanno conferito mandato ad amministrarle?

E inoltre, se è vero che “la nuova infrastruttura, consentirà 30 milioni di euro l’anno di risparmio in bolletta per imprese e cittadini …dovuti all’incremento di 1000 MW di capacità produttiva” quali sono le fonti di finanziamento (a carico di quali enti) a copertura di tali investimenti e in che modo (ossia in quanti anni e come) ne è stato calcolato il ritorno? Contemporaneamente quali sono, tradotti in termini economici, gli effetti ambientali e sociali sia diretti che indiretti di tale infrastruttura su tutto il territorio e in particolare su quello del Fortore?

Se è vero che ai cittadini sarebbero stati riservati vantaggi nei termini sopra esposti, in che modo si pensa di dare concretamente attuazione al raggiungimento degli obiettivi di risparmio dichiarati?”.

 

 

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