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Usura, a Benevento il rischio è elevato

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E’ a cura della Camera di Commercio di Roma una corposa rilevazione (“Credito illegale ed indebitamento patologico a Roma tra imprese e famiglie produttrici”, a cura di Maurizio Fiasco) sul fenomeno dell’usura. Focalizzando l’attenzione su Roma e sulle province laziali, nel loro rapporto poi con l’intero territorio, la ricerca, promossa dall’”Osservatorio sulla sicurezza dedicata alle imprese”, assume una valenza generale nel permettere una valutazione comparata dei dati delle varie realtà territoriali della penisola. Un excursus sulla materia e sulla sua espansione precede l’analisi dei dati vera e propria, fondata sul melange di quattro grandi indicatori: finanziari (esposizione finanziaria all’offerta esterna alle istituzioni abilitate), sociali (il contesto che incide direttamente sulla formazione del mercato illegale del denaro), economici (l’esposizione al rischio diretto, come i fallimenti o i protesti, o indiretto, come mancanza di regolarità di reddito o difficoltà di accesso) e criminologici (che documentano direttamente la presenza di condotte usurarie – i reati diretti come usura, riciclaggio, estorsione, ecc., o quelli indiretti, tipo le rapine, associazione per delinquere, danneggiamento).
La presenza della nostra città praticamente al penultimo ed ultimo posto nelle graduatorie di provincia relative agli indicatori finanziari e sociali, con desumibili considerazioni sul tema, determina il 99° posto su 103 province italiane per quella sannita: ultima in Italia è Caserta, poco più su di Benevento c’è Napoli (98), Salerno (97), Avellino (91): al Sud, insomma, e nella fattispecie nella nostra regione, il rischio usura è particolarmente alto, a dispetto di segnalazioni in calo.