POLITICA
‘La politica, luogo naturale del rinnovamento’
Ascolta la lettura dell'articolo
“Le storie delle persone sedute al tavolo rappresentano la grande tradizione democratica di questo Paese. Nelle loro posizioni attuali non c’è ravvedimento. È cambiata la storia. La politica moderna non è la contrapposizione di due blocchi oggi friabili, ma la ricerca della rappresentanza popolare come luogo naturale del rinnovamento”. È quanto ha dichiarato il presidente regionale dell’UDC, Ciriaco De Mita, intervenendo questa sera presso l’Hotel President di Benevento ad una tavola rotonda, moderata dal giornalista Samuele Ciambriello, che ha avuto come tema le “Culture politiche popolari a confronto per un nuovo protagonismo dei territori”.
All’incontro ha partecipato anche il senatore Pasquale Viespoli, e, come previsto, Carmine Nardone, Gennaro Santamaria e Aniello Troiano.
Secondo il senatore Viespoli: “Il tema vero, già utilizzato dall’UDC, è governare al tempo della crisi politica sociale economica e della rappresentanza. Si può ripartire dal territorio come luogo della sintesi: indicare i problemi e risolverli. Il tentativo è di inserirsi dentro questo scenario e rideterminare la centralità della politica nella soluzione dei problemi”.
Con riferimento alla nascita del Patto per il Territorio, il segretario provinciale dell’UDC Santamaria ha precisato che: “L’esperienza che stiamo portando avanti nasce dalla profonda consapevolezza del difficile momento che viviamo. L’incapacità della politica di organizzare una risposta sul piano generale nasce dal fatto che si tratta di una politica chiusa in uno scontro tribale tra gli schieramenti. Abbiamo capito che questa esperienza poteva nascere mettendo insieme quelle culture che fanno riferimento ai movimenti popolari che avevano al centro della loro attenzione le persone, famiglie, le comunità. Chi finge di non comprendere vuole banalizzare il nostro progetto. Il territorio è un insieme di storie, di eccellenze da valorizzare in un governo che possono far grande la nostra città e l’intero Sannio”.
Per Aniello Troiano: “Siamo ad una spoliticizzazione diffusa. Un tentativo di sostituzione dei vecchi meccanismi è stato fatto con l’inserimento dell’elezione diretta del sindaco. Qui ritorna il tema della territorialità. C’è uno strumento che permette ai cittadini di esprimere la propria opinione. La crisi dei partiti non è mai stata così bruciante. Mai i partiti hanno avuto questa possibilità di nomina. Le contraddizioni prima o poi esplodono e i partiti corrono il rischio di non esprimere novità. Nessuno dei componenti del Patto per il Territorio intende rinnovare le proprie origini, anzi stanno insieme per affermare un modello di politica che può far rinascere la città”.
Ha preso poi la parola il candidato sindaco Nardone: “La presenza qui del senatore Viespoli è un altro segnale della volontà di confronto. Sono convinto che la crisi della politica avesse origini più profonde di Tangentopoli come la fine dei protezionismi ha acuito le differenze a causa di un liberismo selvaggio non governato che ha limitato le risorse per le politiche sociali. E ancora, il ritardo e il ripetersi nella formazione soprattutto nel Mezzogiorno. Il vero notabilato è cresciuto adesso ed è quello che non si confronta con il consenso mentre invecchiano le politiche di riequilibrio dei governi. Mettere da parte i dogmi e riconoscere il valore della diversità. Valori che fino a qualche anno fa erano patrimonio di un’unica forza oggi sono un patrimonio comune. Se la politica è ridotta al populismo, è la fine”.