POLITICA
Lo scontento a sinistra si condensa in una lettera aperta

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Massimo Morone, Nicola Sguera, Gabriele Corona, Alberto Zollo, Giuseppe Morone e Renato Siciliano hanno affidato ai social network ed agli organi di informazione una lettera aperta a Nichi Vendola , presidente nazionale di Sel che stasera è ospitato in una manifestazione a sostegno di Fausto Pepe al teatro Massimo. Nella missiva prendono le distanze dalla dirigenza locale e spiegano i motivi per cui saranno assenti all’appuntamento.
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“E’ prevista per oggi la tua partecipazione ad una manifestazione a Benevento, ma noi questa volta non ci saremo, contrariamente a quanto accaduto per il passato.
Alcuni di noi con te hanno condiviso la militanza nel Pci e in Rifondazione Comunista, altri ti hanno avuto a fianco per le battaglie politiche contro la camorra e il malaffare oppure per la difesa dell’acqua pubblica e i beni comuni, altri ancora hanno aderito fino a pochi mesi fa a Sel o hanno votato e sostenuto i suoi candidati.
Per le prossime elezioni comunali in questa città, abbiamo dovuto invece prendere atto che i dirigenti locali del tuo partito hanno completamente stravolto l’impostazione politica che tu cerchi di promuovere, spesso arrivando a sintesi di rilievo, come a Milano con la candidatura “unitaria” di Pisapia. Ed infatti a Benevento, contrariamente a quanto accaduto in Puglia o, appunto, a Milano, Sel ha accettato acriticamente di sostenere il candidato sindaco che ha già guidato l’Amministrazione uscente con risultati deludenti e contraddittori, senza neppure pretendere una verifica sull’azione amministrativa appena conclusa, il preventivo accordo sul programma o le primarie di coalizione, strumento, il cui valore la tua vicenda politica testimonia in maniera esemplare, di partecipazione democratica e coinvolgimento attivo del “popolo” della sinistra. A ciò va aggiunta la delicata questione che vede coinvolto un assessore e uomo di fiducia del sindaco, coinvolto nelle vicende giudiziarie per l’affaire Zamparini, segnalato finanche da “Il Fatto” tra i candidati “impresentabili”.
Alcuni tuoi dirigenti locali, assenti sulle tante iniziative che diversi gruppi ed associazioni organizzano quotidianamente per la crescita culturale, contro la corruzione, per lo sviluppo ecocompatibile e per la difesa dei diritti soprattutto dei più deboli, hanno ridotto l’azione politica alla lotta intestina per il “possesso” del simbolo da utilizzare a fine elettoralistici, pensando che esso da solo, per la credibilità del suo leader nazionale, rappresenti una rendita di posizione. Questa gestione a Benevento ha frantumato il partito e l’area che più in generale guarda con speranza alla tua azione politica, in almeno cinque segmenti: quelli (tra cui gli scriventi) che sostengono o si candidano con la lista civile “Ora (Occorre Reagire Adesso); il gruppo che vota per il candidato nella lista collegata a Carmine Nardone, Mastella e Viespoli; alcuni candidati nelle liste promosse dal Pd; le due componenti rimaste in Sel degli ex Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista che utilizzeranno i risultati elettorali per regolare i conti interni.
E’ un risultato disastroso di cui evidentemente ti dovrai far carico.
Ti salutiamo con la speranza di incontrarci di nuovo e di poter condividere iniziative concrete per rinnovare i valori della sinistra”.