POLITICA
Esposito: il crocifisso nelle aule non lede la libertà di religione
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“In una generale confusione di valori”, la neo segretaria provinciale dell’ADC, Filomena Esposito, in una nota elogia “la sentenza del 14 marzo 2011 con la quale i giudici di piazza Cavour si sono espressi a favore dell’esposizione del crocifisso nelle aule di tribunale, esposizione che non lede il principio della libertà di religione.
L’Italia oggi va vista in unione con l’Europa, e secondo la Esposito “essere Europei deve assicurare grande libertà religiosa, lasciando ai singoli Stati la libertà di esprimere la testimonianza della identità collettiva nazionale anche se trattasi di eredità religiosa. Può mai uno Stato spogliarsi della sua eredità culturale anche e quando essa proviene da una identità religiosa?”.
“L’Europa deve tendere a recuperare il confronto con una delle principali tradizioni intellettuali e spirituali: un’Europa che cerca il confronto con la sua eredità cristiana. Essere laici, a giustificazione del ‘rifiuto di una identità culturale riconosciuta in un simbolo religioso, quale è la Croce’ o addirittura dichiararsi agnostici significa non preoccuparsi della sfera religiosa di chi laico non è, di chi vive in un Paese dove la grande lezione che la Comunità Europea ha dato sul principio di tolleranza sembra essere parziale. Oggi da cristiana credente e praticante – scrive ancora Esposito – vedo una pubblica morale che accetta i musulmani, i buddisti, gli ebrei, ma come cristiana sento di non godere più di grande simpatia religiosa nel mio Paese.
E’ per me Italiana una vera vittoria leggere sul giornale del 4 gennaio 2011 la notizia che imponeva la presenza del crocifisso nelle aule delle scuole materne grazie al nuovo regolamento delle scuole d’infanzia approvato dal consiglio comunale di Trieste (regolamento approvato con voto favorevole della maggioranza di centrodestra e di alcuni consiglieri dell’opposizione di centrosinistra). Guardare alle prossime generazioni sarà ciò che contraddistinguerà noi politici del momento, quelli che intendono lavorare in primo piano per una Politica del Fare: Politica significa realizzare nel rispetto dei principi che sono alla base del nostro essere Italiani, come ricordò Alcide De Gasperi”.