POLITICA
17 marzo: scuole chiuse o no? Domani decide il Consiglio dei Ministri

Ascolta la lettura dell'articolo
Scuole chiuse il 17 marzo in occasione dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia?. La decisione verrà presa domani dal consiglio dei ministri, ma alla vigilia dell’atteso ‘verdetto’ si assottigliano le fila dei fautori del "tutti in classe" nonostante la festa. Sono in tanti, infatti, a dare per scontato che a Palazzo Chigi, nonostante i mal di pancia della Lega, prevarrà alla fine la linea della festività a tutti gli effetti. L’associazione dei presidi, che si è opposta con forza nei giorni scorsi al ministro Gelmini propensa a non sospendere le lezioni dedicandole a riflessioni in classe sul Risorgimento, da quasi per certa la chiusura. "Domani il consiglio dei ministri dovrebbe decidere che il 17 marzo sarà vacanza scolastica" ha annunciato, a margine di un convegno, il presidente dell’Anp, Giorgio Rembado, citando "fonti attendibili" ma riservandosi di cantare vittoria solo domani. Sul fronte della politica il ministro del Turismo, Michela Brambilla, pur definendosi una "stakanovista brianzola" ha fatto notare che "quest’anno ci sono pochi ponti. Il primo è quello del 2 giugno. Quindi potere avere un ponte il 17 marzo sarebbe importante per il rilancio del turismo domestico". Non si sbilancia il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che si rimette alla volontà collegiale: "Lavorerò sì o no in base alla decisione del Cdm". Non ha, invece, dubbi il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, secondo la quale non si può "assolutamente configurare il 17 marzo come festività di serie B. Abbiamo in Italia una serie di ricorrenze per cui chiudono scuole e uffici, comprendo le difficoltà ma una nazione non è solo fatta di interessi economici". Ignazio La Russa, ministro della Difesa, lascia capire che la festa sarà di serie A. "Posso dire con certezza che domani mattina il dado sarà tratto e ci sarà la decisione del governo sulla festa del 17 marzo", "sulla festa sarà necessario un nuovo provvedimento per evitare ogni discussione interpretativa. Dal mio sorriso e quello del ministro Meloni, ci sono forti speranze se non certezze" ha detto durante la conferenza stampa a Sanremo di presentazione della serata dei 150 anni dell’Unità d’Italia. "Salviamo da inutili polemiche la festa del 17 marzo. Le istituzioni e le forze politiche, nessuno escluso, hanno il dovere di dare un segnale di compattezza su questo tema. Invece di alimentare inutili polemiche che generano solo confusione" ha detto Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera. Dal Pd un’esortazione: domani il Consiglio dei ministri decida che il 17 marzo sia celebrato con una festività piena, altrimenti si darebbe "un segnale brutto" al paese, è l’auspicio espresso dal segretario, Pier Luigi Bersani. "Mi auguro – ha osservato – che il governo finalmente decida almeno su questo. Ritengo incredibili questi mesi di litigi e balletti vari". Restano da convincere i recalcitranti esponenti del Carrocciole. "I ministri leghisti – dichiara il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando – dicano chiaramente se vogliono festeggiare la ricorrenza o abdicare al loro giuramento sulla Costituzione e andare a Pontida, ma sappiamo che se ne assumeranno le responsabilità e le conseguenze di fronte al Paese".