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“Se non ora quando”. Le riflessioni del comitato precari di Benevento

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Il Comitato precari di Benevento ha inviato una nota in merito alla manifestazione "Se non ora quando?", in programma domani, affermando: “in occasione della giornata di protesta abbiamo deciso come realtà autorganizzata di lanciare un appello che partendo dall’ultimo problema scaturito dal cattivo Governo e dal pessimo quadro politico, vale a dire la dignità femminile calpestata quotidianamente un po’ ovunque, inglobasse tutte quelle realtà che da mesi sono in piazza a rivendicare il diritto a vivere e il diritto di decidere senza ricatti di alcun genere.
Partendo dal concetto – prosegue la nota – che essere donna oggi vuol dire combattere contro la precarietà generalizzata, la mancanza della possibilità di scegliere in base ai propri desideri, di poter fare carriera in funzione delle proprie capacità, di essere nelle istituzioni grazie alle rispettive competenze e contro gli stereotipi convenzionali.
La giornata di domani deve diventare un’occasione per prendere coscienza della reale situazione evitando di speculare sull’essenza dell’essere donna per tentare di ribaltare i sondaggi . In questi giorni sentiamo tanto parlare di incentivare la laboriosità lavorativa delle donne. Come si fa a parlare di retribuire meglio l’operato femminile se oltre la metà delle donne vive la precarizzazione, lo sfruttamento e il ricatto sulla propria pelle?
Prima di scendere in piazza per chiedere le dimissioni di Berlusconi in nome delle donne offese, sarebbe bello capire cosa pensano i partiti in merito alla precarietà, alla prostituzione, alla fecondazione assistita, alla legge 194, ai consultori e alle violenze che le donne migranti subiscono dentro i Cie.
Ma siamo davvero sicure che una volta finita l’epoca Berlusconi i problemi reali delle donne verranno davvero risolti?”.