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CittadinINComune: ‘La tassa rifiuti 2010 è illegittima’
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“Cattive notizie per le casse comunali, ma buone nuove per la felicità dei contribuenti! “
Già l’incipit della nota che CittadinINComune affida agli organi di stampa riserva, infatti, la sorpresa della “inapplicabilità” della Tarsu (la ben nota tassa rifiuti) per il 2010: “La finanziaria del 2010 – scrive l’associazione – ha, infatti, cancellato in modo definitivo la proroga del regime transitorio previsto dalla finanziaria del 2003, norma emanata con lo scopo di consentire ai Comuni di procedere alla graduale sostituzione della Tassazione con la più equa Tariffa di Igiene Ambientale (TIA) per cittadini e attività produttive perché adegua il costo del servizio di raccolta e smaltimento alla qualità della raccolta differenziata operata, al numero dei componenti il nucleo familiare e ai metri quadrati e per le imprese alle loro tipologia”
“La vicenda della inapplicabilità della TARSU per il 2010 – dichiara a nome di CittadinINcomune il presidente Antonio Verga – non si ferma certo qui, perché vi sono delle implicazioni di legittimità. Infatti alla luce della mancata proroga nella finanziaria di quest’anno del regime transitorio, c’è il più che fondato rischio che gli atti adottati dagli enti locali, quali i bilanci di previsione ed i relativi collegati normativi legati ai prelievi fiscali, possano essere considerati illegittimi. Pertanto non è più consentito ai Comuni richiedere ai contribuenti il pagamento della TARSU per l’anno in corso, in quanto non esiste alcuna norma che legittimi le istanze di riscossione, così come recita la Costituzione, che impone l’obbligo delle imposte patrimoniali o personali solo a fronte di una precisa legge vigente”.
In rapporto a tale mutato scenario, secondo l’associazione, ecco le azioni che intende attivare, presso la sede di Cittadinanzattiva, in via Iandoli:
“Formale invito a tutti i cittadini-contribuenti ad inoltrare al Comune un’istanza di annullamento in autotutela per l’anno 2010 per le somme richieste dalla Tassa rifiuti solidi urbani (TARSU), per palese illegittimità ed arbitrarietà della richiesta; esposto diretto al Garante del Contribuente della Regione Campania per sollecitare provvedimenti da adottare nei confronti dei Comuni che non hanno ancora provveduto ad applicare la Tariffa di Igiene Ambientale, così come invece già avvenuto in tantissimi comuni d’Italia.; apertura di un front-office per l’assistenza e consulenza gratuita ai cittadini e per il ritiro dei moduli per le istanze in autotutela da inviare al Comune per l’annullamento della TARSU 2010 e il ricalcolo della tariffa secondo quanto previsto dalle normative sulla TIA; petizione collettiva da inviare al Sindaco del Comune di Benevento, come previsto dallo Statuto comunale dagli articoli 75 e seguenti, con la quale i cittadini-contribuenti chiedono in base a quale principio normativo il Comune ha fatto riferimento per rendere applicabile la TARSU anche per l’anno d’imposta 2010. I motivi per cui l’Amministrazione comunale non ha proceduto alla introduzione della Tariffa di Igiene Ambientale (TIA), così come previsto ed alla luce della normativa vigente”.