CRONACA
Individuato e bloccato un negozio ‘mobile’ di materiale contraffatto
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I finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Benevento hanno fermato M.C., di anni 36, senegalese, regolarmente residente in provincia di Novara con precedenti per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, nel momento in cui si apprestava a salire in macchina per iniziare la vendita di materiale contraffatto per le vie della città e porta a porta.
M.C. aveva creato in una Fiat Bravo parcheggiata in via Francesco Flora di Benevento, una vera e propria centrale per lo smercio di capi di abbigliamento con marchi contraffatti, cd e dvd duplicati che venivano venduti in tutta la zona alta del capoluogo sannita.
Da qualche tempo qualcuno aveva notato uno strano via vai di bustoni con vestiti, accessori e supporti magnetici e aveva avvertito la Guardia di Finanza. Da qui gli appostamenti, durati più giorni, infine il blitz scattato in via Flora.
All’interno dell’auto e nel bagagliaio numerosi capi d’abbigliamento e accessori caratterizzati da un livello di qualità nella contraffazione particolarmente elevato e quasi impossibili da distinguere rispetto ai prodotti originali, insieme a cataloghi contenenti una cospicua documentazione fotografica di articoli per i clienti che ordinavano scarpe, magliette, giubbini delle più note marche.
Dai primi accertamenti, è emerso che il senegalese era ben introdotto nell’ambiente tra viale Mellusi e viale Atlantici e riforniva una clientela selezionata, abituale e affezionata.
Nel negozio “mobile” si potevano trovare anche i supporti audio-video più richiesti, una gamma di oltre 1.000 CD e DVD riproducenti le ultime novità del cinema e dei giochi elettronici, ovviamente privi del marchio S.I.A.E..
Tutta la merce rinvenuta e l’autovettura sono state sottoposte a sequestro e il cittadino senegalese denunciato a piede libero per i reati di riproduzione, detenzione e commercio di materiale videofonografico in violazione alla legge sul diritto d’autore, contraffazione di marchi e ricettazione.
Le indagini proseguono per individuare i canali d’approvvigionamento della merce ed accertare le eventuali responsabilità di altri soggetti, non esclusi gli affezionati acquirenti.
Gli articoli sequestrati secondo una prima stima, se venduti, avrebbero fruttato diverse migliaia di euro in totale evasione e anche a svantaggio economico dei negozi autorizzati alla vendita dei prodotti originali.