CRONACA
Faicchio: perseguita l’ex fidanzata 15enne per 2 anni. Dopo l’ennesimo rifiuto, tenta di ucciderla spingendola in un torrente. Arrestato 23enne

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Ha perseguitato l’ex fidanzata per due anni e dopo l’ennesimo rifiuto ricevuto l’ha spinta in un torrente tentando di ucciderla. Per questo O.D., un 23enne di Gioia Sannitica, in provincia di Caserta, è stato arrestato: dovrà rispondere di accuse gravissime come stalking, violenza sessuale, sequestro di persona e tentato omicidio.
Questa mattina i Carabinieri della stazione di San Salvatore Telesino in collaborazione con quelli della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Benevento, a conclusione di una complessa attività d’indagine, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Benevento.
L’indagine è scaturita a seguito delle numerose denunce presentate dai genitori di una 15enne di Faicchio che nel 2010 aveva intrapreso una relazione amorosa con l’interessato.
Dopo circa un anno durante il quale il giovane aveva manifestato la sua indole violenta, i genitori hanno imposto alla ragazzina di interrompere il rapporto: nello stesso periodo infatti il giovane, approfittando dello stato di soggezione e contro la volontà della ragazzina, l’aveva anche violentata.
Da quel momento in poi, – spiegano i carabinieri nella loro nota – il 23enne ha iniziato una incessante e meticolosa attività persecutoria mosso da aberrante passione per la minore finalizzata ad impossessarsi della stessa come una persona da sottomettere ad ogni suo volere e alla quale imporre il suo potere di maschio predatore sfidando nel contempo chiunque fosse da intralcio a questo suo disegno criminoso, dissimulandolo con il pretesto del suo insano amore per la ragazza.
Dopo due anni di reiterate minacce sia verbali che con sms, i genitori della minore per paura hanno deciso di trasferire la propria residenza da Sant’Angelo di Alife a Faicchio. Anche questo gesto, però, non ha fermato il giovane che il 28 gennaio scorso ancora una volta ha chiesto alla ragazza un incontro chiarificatore.
Giunto all’appuntamento, l’ha costretta a salire sulla sua auto e, privandola della libertà personale, l’ha portata ai margini di una scarpata nei pressi del torrente Titerno della località Caldaie di Faicchio, facendola cadere in acqua e procurandole la frattura di due vertebre e lesioni varie guaribili in 30 giorni.
Dopo l’arresto, il 23enne casertano è stato tradotto presso il carcere di Benevento.