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Ingiunzioni di pagamento Gosaf. Codici apre uno sportello di consulenza

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Dopo l’indagine della CGIA di Mestre che ha certificato in Benevento il comune più tartassato della Regione Campania, nuovi esborsi si prospettano per i cittadini Beneventani.
L’allarme arriva dal Codici, Centro per i Diritti del Cittadino Sannita che denuncia la vicenda delle ingiunzioni di pagamento inviate dalla Gosaf, per violazioni al Codice della Strada.
“A titolo esemplificativo – si legge in una nota – si evidenzia il caso di un iscritto al movimento. Al malcapitato, a fronte di una sanzione per violazione al Codice della Strada presuntivamente pagata in ritardo sono state applicate delle maggiorazioni di cui non si riesce a capire la motivazione.
Peraltro sulla vicenda è intervenuta una nota Sentenza della Corte di Cassazione n°3701 del 2007, la quale ha indubitabilmente chiarito, che, alle sanzioni, come nella specie stradali, si applica l’art. 203 C.d.S., comma 3, che, in deroga alla L. n. 689 del 1981, art. 27, in caso di ritardo nel pagamento della sanzione irrogata nell’ordinanza – ingiunzione, prevede, l’iscrizione a ruolo della sola metà del massimo edittale e non anche degli aumenti semestrali del 10%.
Altre notizie reperibili dall’ingiunzione indicata fanno riferimento all’obbligo per il debitore di ricorrere al Giudice di Pace di Portici, al fine di contestare l’ingiunzione, condizione, che, appare estremamente punitiva per i cittadini, e che, non sembrerebbe rispondere a quanto previsto dalla normativa.
L’articolo 32 del Decreto legislativo 1 settembre 2011, n. 150 individua competente per l’opposizione il Giudice del luogo in cui ha sede l’ufficio che ha emesso il provvedimento opposto, avendo la società sede legale in Montesarchio, per importi fino a cinquemila euro il Giudice di Pace di Montesarchio.
Altre indicazioni che si rilevano dall’Ingiunzione– prosegue la nota – danno adito a perplessità, si indica nell’atto, che, la proposizione del ricorso non sospende l’esecutività dell’ingiunzione, non indicando,che, il Giudice adito potrebbe sospendere l’esecutività dell’atto, ove ne ravvisi giusti motivi.
Inoltre tale ingiunzione è stata notificata a mezzo posta, quando da un attento studio della normativa si evincerebbe, che, la medesima vada effettuata a mezzo Ufficiale Giudiziario.
Alla luce di quanto riferito due domande si impongono: cosa costerà al Comune di Benevento una eventuale opposizione di massa a cartelle così concepite,ove, i cittadini decidessero di opporre le cartelle e citare in Giudizio anche il Comune.
Tale impatto avrà un effetto sulle già sembra difficili condizioni economiche dell’ente? E ancora, appariva proprio necessario onerare di un ulteriore costo i cittadini, che per opporre le cartelle dovranno spostarsi dal capoluogo ed adire un Giudice, che, nel caso migliore non potrà essere che un Giudice della provincia?”
Il Codici ritiene che i cittadini Beneventani abbiano diritto a delle risposte da chi di dovere e pertanto, ha avviato uno sportello di consulenza per i destinatari delle ingiunzioni.