POLITICA
Arresti a Palazzo Mosti. Orlando (TèL): “Per la città immagine devastante. Ora serve gesto di responsabilità”

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“L’immagine che stanno dando le notizie che hanno coinvolto la nostra città è, a dir poco, devastante. Un territorio già mortificato da una gestione tutta concentrata sul suo Capoluogo di Regione e investito da una profondissima crisi economica dovuta a spese non sempre compiute per il bene comune oggi si ritrova anche compresso da una grigia cappa che, a dire della stessa Procura, sarebbe frutto di volontà specifiche e di esclusiva voglia di arricchimento personale e politico”.
E’ il commento del consigliere comunale di TèL, Nazzareno Orlando.
La “concussione e la corruzione elettorale” cui si fa cenno, infatti, – aggiunge Orlando – determina immediatamente una riflessione circa quanto potenzialmente sarebbe accaduto nelle ultime consultazioni. C’è odore di voto di scambio! Nell’ordinanza del GIP si accenna a cooperative, soggetti, uomini, sedi, finanziamenti ecc. ecc. Noi non siamo come chi prende posizione per mera voglia di vendetta politica, né come chi costruisce solidarietà “pelosa” solo perché ha avuto o deve ancora avere. Noi comprendiamo il dramma umano ma detestiamo chi, ipocritamente, oggi tace e finge di non conoscere.
La nostra solidarietà – continua il consigliere comunale – va, in primis, ai magistrati, alle forze dell’ordine, ai tanti consiglieri ed uomini politici per bene (presenti in tutti gli schieramenti) che mettono la loro vita a disposizione delle Istituzioni e che credono ancora, nonostante la confusione imperante, nella possibilità di operare con trasparenza e professionalità.
Detto ciò non possiamo non stigmatizzare la situazione che vede “la nostra Benevento”, al momento, con un Sindaco in esilio, un Presidente del consiglio agli arresti, un Dirigente settore finanze impossibilitato a raggiungere il Palazzo.
Fermo restando, dunque, l’opzione garantista per cui nessuno è colpevole fino alla fine dei processi resta, se ancora qualcuno ci crede, la questione etica e quella organizzativa…non meno importante! Per questo e su questo avremmo dovuto discutere in un Consiglio Comunale che da mesi avevamo richiesto ma mai convocato.
Il problema – prosegue – è si giudiziario ma resta soprattutto politico. Il Partito Democratico e gli altri partiti che appoggiano la maggioranza devono prenderne atto e devono chiedere a voce alta la verità. Attardarsi nella difesa d’ufficio ad oltranza non serve a nulla. Serve, invece, un gesto di vera responsabilità.
Ci sono all’orizzonte scadenze importanti. L’opposizione farà, come sempre, la scelta che riterrà più saggia.
Di contro – conclude Orlando – la maggioranza faccia lo stesso e valuti l’opportunità di procedere, un attimo dopo aver fatto il proprio dovere, allo scioglimento del Consiglio”.