ECONOMIA
L’occupazione diventa verde. Il 38,2% delle assunzioni sono nella green economy

Ascolta la lettura dell'articolo
Quasi 1 impresa su 4, il 23,6%, punta sull’economia verde per superare la crisi. Ne consegue che anche l’occupazione è sempre più ‘verde’ nel nostro Paese. “La green economy sembra possedere una marcia in più” al punto che “il 38,2% delle assunzioni complessive programmate (stagionali inclusi) da tutte le imprese italiane dell’industria e dei servizi per l’anno in corso si deve alle aziende che investono in tecnologie green”. Questo quanto emerge dal rapporto ‘Green Italy 2012’ di Unioncamere e Fondazione Symbola.
Per lo studio, che offre un’analisi delle imprese ‘verdi’ in Italia, la diffusione delle imprese legate alla green economy vede in testa la Lombardia con 69.000 eco-imprese, al secondo posto il Veneto con quasi 34.000, al terzo il Lazio con 33.000 (segue Emilia-Romagna, Campania, Toscana, Piemonte, Sicilia, Puglia e Marche); anche se tutto il Paese – spiega lo studio – da nord a sud, è coinvolto.
Sui dati dell’occupazione si legge il ‘valore’ anti-crisi della green economy: “Sul totale di 631.000 assunzioni complessive programmate, 241.000 sono ascrivibili ad imprese che credono nella green economy; delle 358.000 imprese che hanno investito negli ultimi tre anni in tecnologie green, ben il 20% prevede nel 2012 di assumere”. Le imprese coinvolte sono il 23,6% del totale, quasi 360.000 (144.000 industriali e 214.000 servizi). E nei primi sei mesi del 2012, secondo Unioncamere, “il 14% ha già realizzato o realizzerà entro il 2013 investimenti green”.
I settori più verdi sono la manifattura (oltre il 27%), il terziario (al 21,7%); spicca la filiera della gomma e della plastica, la carta, la meccanica, l’elettronica; ma il picco lo tocca il comparto chimico-farmaceutico con il 41%.