CULTURA
Chiostro di Santa Sofia, in scena l’opera di Pergolesi “La Serva Padrona”
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Buon successo di pubblico per l’opera “La Serva Padrona”, andata in scena sabato 1 settembre al Chiostro di Santa Sofia. L’evento riguardava il ciclo di appuntamenti del “Santa Sofia Music Festival”, kermesse musicale promossa dall’Ept di Benevento e dall’Accademia di Santa Sofia.
Protagonisti dello spettacolo sono stati il soprano Anna Maria Festa (Serpina), il basso Rosario Natale (Uberto) e Fabrizio Cantaro (Vespone). A dirigere il tutto l’orchestra da camera dell’Accademia di Santa Sofia.
“La Serva Padrona” è un celebre intermezzo buffo di Giovan Battista Pergolesi. Fu composta su libretto di Gennaro Antonio Federico e rappresenta la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli il 28 agosto 1733. I protagonisti sono Uberto, vecchio scapolo scontroso e taciturno, e la sua giovane e astuta serva, Serpina.
Uberto, stanco dei capricci e delle prepotenze di Serpina, decide di ripristinare i giusti ruoli all’interno della casa fingendo di volersi sposare. La ragazza, ingelosita, annuncia a sua volta, con la complicità del servo Vespone, il suo matrimonio con il fantomatico Capitan Tempesta.
Dallo sgomento provato al sentire l’annuncio delle nozze, Uberto capisce di essere innamorato di Serpina. Presto il finto capitan Tempesta si presenterà minaccioso a reclamare la dote della giovane e minaccerà Uberto avvisandolo che in caso di diniego, gli toccherà di sposarla lui stesso.
Spinto un po’ dalla paura e un po’ dall’amore per Serpina, Uberto si lascerà estorcere la promessa di matrimonio. La burla sarà poi svelata e Serpina, anche lei innamorata di Uberto, da serva diventerà padrona.