CRONACA
Finanziere sannita morto ad Aversa. Rispunta l’ipotesi suicidio

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Al termine dell’esame autoptico svolto nella mattina di domenica 1 luglio all’istituto medicina legale di Caserta sul corpo del finanziere sannita Fabrizio Ferrara, trovato cadavere nella notte tra venerdì e sabato ad Aversa in una zona di campagna a pochi passi dalla caserma “Antonio Sottile”, sede del Gruppo della Guardia di Finanza, prende nuovamente corpo l’ipotesi del suicidio, non del tutto scartata nemmeno in seguito all’esame esterno del cadavere.
Il medico legale ha accertato infatti che il foro d’entrata del proiettile calibro 9 è quello riscontrato sulla tempia destra, e non all’altezza del lato sinistro della nuca come sembrava ieri. Una ricostruzione compatibile con l’ipotesi del suicidio, essendo Ferrara destrorso.
L’esame dello stube ha dato poi esito positivo; tracce di polvere da sparo sono state infatti trovate sulla mano destra dell’appuntato ma questo non sarebbe un dato dirimente, lo sarebbe stato in caso contrario, escludendo lo sparo da parte di Ferrara. Resta poi il giallo della seconda ferita d’arma da fuoco sul dorso della mano sinistra, che sembra sia stata raggiunta da un secondo proiettile dello stesso tipo, ma il cui bossolo non è stato rinvenuto. A fianco al cadavere infatti, c’era una pistola Beretta 92 F d’ordinanza, il bossolo del proiettile che ha trapassato la tempia, oltre agli effetti personali come l’orologio, il tesserino e la placca della GdF.
I finanzieri e i carabinieri di Aversa, coordinati dal pm Cristina Correale della Procura di Santa Maria Capua Vetere, stanno in queste ore passando al setaccio l’area del ritrovamento, già da ieri transennata, alla ricerca del secondo bossolo, che potrebbe risolvere il giallo. Al momento dunque non si scarta nemmeno la pista dell’omicidio, anche se gli investigatori ritengono che sia poco probabile essendo il fatto accaduto a pochi passi dalla caserma e non essendo stati trovati segni della presenza di altre persone.
Ferrara viene inoltre descritto dai colleghi come un professionista molto esperto, che difficilmente si sarebbe lasciato strappare la pistola senza reagire; sul suo corpo inoltre non c’erano segni di colluttazione. Tra l’altro la pista del suicidio potrebbe essere confermata dalla ricostruzione delle ultime ore di vita del finanziere fatta dalle autorità inquirenti.
Dopo aver trascorso la prima parte della serata con i colleghi nella pizzeria a fianco alla caserma, Ferrara è tornato in camera intorno alle 10.30 per poi uscire da solo in scooter. Un testimone lo ha notato in un bar di Aversa, quindi alcune videocamere di sorveglianza lo hanno ripreso in giro da solo intorno alle mezzanotte.
Da quel momento si perdono le sue tracce fino alle due, ora in cui il suo corpo ormai senza vita è stato trovato dai suoi colleghi. In caserma c’é ancora tanta incredulità tra i colleghi. Ferrara viene descritto come un militare molto attaccato al suo lavoro.