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Piano famiglia. Sunia: “Bene il capitolo sulle politiche abitative ma agire in fretta”

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“Nel Piano Famiglia approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri è apprezzabile la scelta di inserire un capitolo sulle politiche abitative se questa rappresenta la volontà di procedere rapidamente e con efficacia evitando di ripercorrere strade di proclami e buone intenzioni non seguiti da atti concreti”.
E’ il commento del SUNIA Benevento che aggiunge: “Una politica abitativa per il futuro non può che avere al centro il rilancio di un mercato dell’affitto sostenibile dalle famiglie e dalla domanda espressa dai giovani, dai lavoratori stranieri e dagli studenti, offrendo la possibilità concreta di mobilità territoriale indispensabile per il lavoro e certezze a chi oggi è colpito dalla crisi sociale ed economica.
Se si vuole innovare e produrre effetti reali occorre che il "Piano di edilizia abitativa" esca dall’immobilismo attuale mobilitando risorse pubbliche e private per l’obiettivo prioritario di offrire alloggi in affitto a canoni sociali e sostenibili, abbandonando l’illusione della proprietà della casa come unica soluzione dei problemi abitativi e riaffermando la necessità di politiche pubbliche a favore dell’alloggio sociale e del governo del territorio in direzione del recupero e della riqualificazione dell’esistente; inoltre – prosegue il sindacato – la giusta affermazione contenuta nel piano per la introduzione di un regime unico della locazione e una fiscalità di vantaggio per la locazione dovrebbe immediatamente tradotta in un provvedimento di revisione della L. 431/98, visto che la "cedolare secca e l’IMU indifferenziate vanno nella direzione opposta; che sia rimossa la vergognosa eliminazione del Fondo Sociale il cui rifinanziamento deve essere posto all’o.d.g.;
E’ neccessario – spiega ancora il Sunia – che nella imminente revisione delle detrazioni fiscali e dell’Isee l’equità sociale, di cui il piano parla, deve comportare una adeguata considerazione del costo dell’affitto sulla famiglia ed assicurare un reale disincentivo alla evasione fiscale attraverso il conflitto di interessi tra inquilino e proprietario; che siano costituite e sostenute a livello nazionale agenzie per l’affitto capaci di mobilitare a livello territoriale azioni di sostegno e garanzia al contratto di locazione e di intervenire efficacemente per trovare soluzioni agli sfratti per morosità, per i quali va costituito un fondo di sostegno alle famiglie in difficoltà analogamente a quanto previsto per le rate di mutuo”.