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San Leucio del Sannio, incontro del Pd locale sulla gestione amministrativa del territorio

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Il Pd di San Leucio del Sannio ha organizzato un incontro pubblico per discutere della gestione amministrativa del territorio. Il segretario del locale circolo, Carlo Alberto Iannace, ritiene che ormai i segnali di stagnazione sono tanti e purtroppo affligono l’intera comunità. Una forza politica – si legge nel comunicato inviato – non può attendere che l’amministrazione si sostiene solo su un numero minimo di consiglieri che di fatto ad oggi hanno praticamente reso ingestibile la gestione amministrativa dell’ente. Basti ricordare che gli ultimi quattro consigli comunali sono stati sospesi per mancanza del numero legale.

“Per questo motivo – spiega Iannace – abbiamo promosso un incontro pubblico invitando il sindaco con tutta la sua giunta, ma anche tutti gli altri consiglieri comunali per verificare quali sono realmente le intenzioni per il prosieguo dell’ultimo biennio amministrativo. Al centro della discussione tutte le attività amministrative condotte con una particolare attenzione a quelle che sono state le occasioni perse per un miglioramento generale della vita della comunità sanleuciana”.

“Da una parte – continua – i ritardi e le omissioni nell’avvio di importanti opere pubbliche quali l’ampliamento della strada comunale Sauco, la realizzazione dei lotti successivi dell’asse centrale, la realizzazione della bretella di collegamento via Abate Andre – Campo Sportivo, la realizzazione di piccoli ma importantissimi tratti fognari a servizio di aree urbane, i ritardi incalcolabili dell’ultimazione dell’impianto di depurazione di località Vigne Merici e dell’annessa strada comunale, ultimazione della piazzetta di via dei Bersaglieri, risoluzione delle anguste condizioni in cui versano i residenti di via Sottozolli.

Dall’altra parte – aggiunge Iannace – l’esasperata ricerca di impegnare le devoluzione dei muti pregressi pur di far svolgere minime e inutili attività che non comportano nessun beneficio reale alla comunità come il residuo del mutuo della scuola Vardaro ormai da anni dismessa e per la quale ad oggi non si è riusciti nemmeno a immaginare una sua nuova destinazione futura. O la esecuzione forsennato di stradine rurali che dovevano essere degli assi prioritari di collegamento alla statale Appia e invece, oggi si sta realizzando un viottolo di campagna idoneo al trasporto dei tufi dei primi anni del ‘900 con unico sbocco sulla riva destra del torrente Serretella”.

Riferimenti poi saranno fatti anche al Puc cittadino e all’organizzazione scolastica. “Il piano urbanistico comunale – si legge nella nota – che ancora gira nei cassetti del palazzo e che nonostante tutte le rassicurazioni del consigliere delegato ad oggi, nonostante la buona volontà dell’intero consiglio comunale, ancora non è stato inviato agli organi competenti per la sua valutazione. Il tutto nel disprezzo generale delle ingenti somme investite per la sua elaborazione. La dissennata delibera di giunta con la quale il nostro paese ha deciso di azzerare la sua posizione in seno alla organizzazione scolastica provinciale consegnandosi feudo di Ceppaloni. La scelta corretta era di restare con la nostra posizione acquisita con Castelpoto e forse Apollosa. Per Ceppaloni sarebbe stato garantito la loro dirigenza con l’abbinamento a Pannarano, comune montano, esentato dai parametri restrittivi della riorganizzazione scolastica. Oltre al danno per la perdita dell’autonomia scolastica la beffa di aver arrecato danni ad altre comunità come per il comune di Pannarano che oggi si vede abbinato a territori eterogenei e distanti”.

Iannace si sofferma anche sulle casse comunali. Secondo l’esponente Pd, sono “casse per le quali non c’è più possibilità di ripresa, ma comunque una manifestazione fra amici a qualche consigliere non si nega mai. Cosa può dirci su questo l’ex assessore al bilancio e cosa può programmare il nuovo responsabile della gestione finanziaria dell’ente. Basi pensare che oggi si approva in giunta il bilancio consuntivo 2010 per il quale più volte abbiamo chiesto chiarimenti e delucidazioni. A quanto ammonteranno i debiti fuori bilancio che i futuri consigli comunali dovranno ingoiare con disgusto per una gestione allegra della macchina amministrativa. Quanto si è incassato dalla vendita dei lotti del piano di zona, perno centrale del bilancio programmatico anno 2010 e oggi macigno sulla programmazione economica futura. Cosa dire del parco mezzi dell’ente ormai dismesso che questa amministrazione è riuscita scientificamente a rottamare senza una visione programmatica”.

Punto fondamentale della discussione sarà la situazione rifiuti. “Quanto pesa nelle tasche dei cittadini – continua la nota – la gestione esterna della raccolta dei rifiuti che in origine doveva migliorare il servizio e alleviare le questioni giuridiche-penali per il sindaco che è il responsabile dela gestione del ciclo dei rifiuti? Risultato ad oggi: due siti sequestrati con procedimenti giudiziari a carico del sindaco e del responsabile del servizio, un costo di gestione del servizio che si aggira sui 350.0000 euro a fronte di una entrata da Tarsu che raggiunge quota 240.0000 e pagamenti arretrati al gestore del servizio. Su questo chiederemo al nuovo assessore all’ambiente chiarimenti e programmazione futura pure perché con la ditta esterna non è stato prevista la raccolta differenziata del vetro. Il fallimento dell’ambito B6, per il quale ci vantavamo di eseguire una attività responsabile e attenta alle esigenze dei cittadini, oggi comporta l’esborso di qualche mensilità ad operatori sociali da bilancio corrente, ma domani comporterà l’eliminazione di servizi alle persone disagiate”.

Infine, l’illuminazione cittadina. “Che dire della pubblica illuminazione dove nella migliore delle ipotesi dobbiamo immaginare un spegnimento progressivo dell’intero paese perché non si è in grado di far fronte a una annuale spesa di manutenzione. Qualche anno fa potevamo vantare il primato di un sistema di pubblica illuminazione che copriva per la quasi totalità il territorio comunale ed oggi funziona a scacchiera alternata anche in pieno centro urbano”. 

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